Maurizio Landini il pasionario. I toni alti per essere il più a sinistra di tutti
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«Noi vogliamo rivoltare questo Paese come un guanto», ha detto ieri mandando il pranzo di traverso a quel pezzo significativo di opposizione che pur difendendo lo sciopero generale predica più moderazione nei toni e soprattutto alla spina nel fianco che da anni lo tormenta da sinistra, l’attore tarantino Michele Riondino, che spesso l’ha accostato nientemeno che a Confindustria per come a suo dire la Cgil avrebbe maneggiato (o meglio, non maneggiato affatto) la partita dell’Ilva. (Corriere Roma)
Ne parlano anche altri media
Oggi, venerdì 29 novembre, San Saturnino, sciopero generale di 4 ore indetto da Cgil e Uil. In 24 mesi ci sono stati 512 scioperi con una media di 1,42 al giorno. (Radio RTM Modica)
La notizia va sottolineata anche se certamente il mezzo milione di manifestanti dichiarati dai sindacati ieri non sono i famosi tre milioni di Sergio Cofferati, ormai tanti anni fa. (L'Eco di Bergamo)
"Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone", ha affermato, evocando scenari da sommossa. Giocare col fuoco può essere pericoloso. (il Giornale)
Tutta colpa dei cartelli bruciati con il volti della premier Giorgia Meloni, dei ministri dei Trasporti e della Difesa, Matteo Salvini e Guido Crosetto, e dell’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani; dei tafferugli tra polizia e antagonisti a Torino; degli slogan che inneggiano alla rivolta sociale. (L'HuffPost)
Anche oggi credo che siano sbagliate le affermazioni che fa Landini, per rivendicare i propri diritti c'è bisogno di forza, di passione, anche di scendere in piazza perché la piazza è il segno della vivacità di un popolo, ma mai c'è bisogno di alzare i toni e di incitare alla violenza perché abbiamo manifestazioni come quelle dei giovani che poi bruciano ritratti del presidente del Consiglio o dei ministri. (Tiscali Notizie)
'Stiamo assistendo alla morte dello sciopero, che si è trasformato in un flash mob violento. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. (La Pressa)