Auto, Orsini: target 2035 va rivisto. Confindustria a favore dei dazi
“Le imprese non fanno nuovi investimenti nell’auto se non c’è uno spiraglio, un’apertura sull’obiettivo del 2035 perché gli investimenti hanno un ritorno di 7-10 anni, la tempistica 2035 va riaperta”. Lo ha indicato il presidente di Confindustria Emanuele Orsini in un incontro con la stampa. Secondo Orsini va anticipata la valutazione sullo stato del settore in relazione alle norme europee che prevedono nel 2035 lo stop della nuova produzione di auto a benzina e diesel . (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
"Bisogna allontanare per esempio, questo stop ai motori endotermici fissato al 2035, dobbiamo guadagnare più tempo per accompagnare la transizione attraverso nuove politiche industriali, un rilancio degli investimenti al fine di evitare che abbia contraccolpi pesanti sulla struttura industriale e produttiva dei servizi e ricadute assolutamente negative sulla salvaguardia dei livelli occupazionali". (ilmessaggero.it)
L'industria italiana attraversa l'epoca della transizione ecologica non senza preoccupazioni, anche a motivo di alcuni orientamenti di Bruxelles che inseguono l'ideologia verde trascurando gli aspetti economici e di sviluppo. (il Giornale)
Auto, Sbarra "Ritardare lo stop ai motori endotermici" 03 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Il tema dell' addio alle endotermiche nel 2035 continua a far discutere in Italia. Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini è tornato a parlare di questo delicato argomento durante una conferenza stampa a Bruxelles. (HDmotori)
Gli amministratori delegati e i dirigenti di 50 aziende europee hanno chiesto all’UE di non ridiscutere l’obiettivo di vendita di sole auto e furgoni a emissioni zero per il 2035. (missionline)
Durante il Consiglio Competitività dell'Unione Europea, il 26 settembre 2024, Urso ha delineato le linee guida per una nuova politica industriale, sottolineando la necessità di un intervento coordinato a livello europeo. (QuiFinanza)