Autonomia, la Consulta: "Norma costituzionale, ma illeggittime alcune parti". La sinistra ha poco da esultare

La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie. Considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. In sintesi: il ricorso delle regioni rosse contro la legge Calderoli è poco fondato, ma la Consulta dà alcune indicazioni su come dare una "regolata" (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

– “La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di molte parti dell’ Autonomia. Roma, 14 nov. (Agenzia askanews)

Il referendum sull’autonomia differenziata si celebrerà dopo la sentenza della Corte costituzionale di ieri che ne ha cassato i due principi fondanti e ne ha «interpretato» altre norme in senso opposto a quello in cui si stava muovendo il governo? Prima ancora del tema della sua ammissibilità (ancora da parte della Consulta che dovrà pronunciarsi a gennaio) la parola passa ora alla Cassazione, che dovrà dire se residuano nella legge Calderoli altri punti su cui possa essere celebrato il referendum. (il manifesto)

La Corte Costituzionale, pur non cassando l’intera legge Calderoli, l’ha scossa a tal punto da mandarla in frantumi. Difficilmente potrà risorgere dalle sue rovine. La Consulta ha costruito una solida impalcatura a tutela dell’interesse di tutti i cittadini italiani all’interno della quale dovrà essere contenuto qualsiasi progetto futuro di regionalismo. (ilmessaggero.it)

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Il Carroccio spegne lo sbraitare della sinistra che non ha interpretato al meglio l'indicazione dei giudici che se da un lato pongono rilievi su cui spetta al Parlamento intervenire, dall'altro hanno stabilito che è infondato il ricorso alla Consulta sulla legittimità della norme. (Liberoquotidiano.it)

Insieme a quelli introdotti successivamente, come l’equilibrio di bilancio. Al centro della decisione della Consulta c’è lo Stato nella forma e nelle funzioni previste dalla Costituzione del 1948, con i suoi principi guida: l’unità della Repubblica, la solidarietà e — soprattutto — l’eguaglianza dei cittadini e la garanzia dei loro diritti. (Corriere della Sera)

Così la segretaria del Pd nel corso di un evento di campagna elettorale a Perugia (LAPRESSE)