Elezioni Usa 2024, il discorso di Kamala Harris dopo la sconfitta contro Donald Trump
La candidata democratica, sconfitta da Donald Trump nel voto per la Casa Bianca, dopo ore di silenzio ha commentato l’esito delle urne parlando ai suoi sostenitori alla Howard University di Washington. "La nostra lealtà alla nazione ci sarà sempre. Riconosco la sconfitta ma continuerò a lottare", ha detto. In giornata ha chiamato l’avversario repubblicano per congratularsi della vittoria ascolta articolo "Grazie ai miei sostenitori per la fiducia, a Biden e a tutto il mio team. (Sky Tg24 )
Su altre fonti
Anche gli osservatori, gli esperti e i giornalisti americani sono rimasti stupiti della scarsa performance della democratica contro il repubblicano Donald Trump. La debolezza della Harris è apparsa particolarmente chiara nel programma elettorale della CNN. (Corriere TV)
Nel frattempo la candidata democratica sta lavorando al suo discorso che terrà più avanti nel corso della giornata dalla Howard University, ha aggiunto un suo assistente. Donald Trump sta per ricevere la telefonata di Kamala Harris dopo le elezioni americane 2024. (Adnkronos)
"Dobbiamo accettare i risultati delle elezioni. Ho telefonato al presidente eletto Trump, mi sono congratulata per la vittoria". Kamala Harris rompe il silenzio dopo la sconfitta nelle elezioni americane che hanno sancito la vittoria di Donald Trump, prossimo presidente degli Stati Uniti. (Adnkronos)
«Non è il risultato che volevo, ma il mio cuore è comunque pieno di gratitudine e orgoglio per quello che abbiamo fatto in questi 107 giorni di campagna elettorale costruendo comunità, creando nuove coalizioni sociali che terranno accesa la luce che brillerà sempre luminosa: quella del valori, degli ideali che riflettono il meglio della nostra nazione. (Corriere della Sera)
Questo non significa che non vinceremo". Spesso dico che quando combattiamo, vinciamo, ma il fatto è che a volte la lotta richiede un pò di tempo. (ilmessaggero.it)
Se avesse rinunciato prima, spiegano fonti interne al partito, i democratici avrebbero potuto organizzare primarie competitive per selezionare un candidato più preparato, dotando il partito di tempo sufficiente per una campagna energica e autonoma contro Trump. (ilgazzettino.it)