Povertà sanitaria e fascicolo elettronico. Quartini (M5S): “Dati allarmanti. Non possiamo permetterci sanità di serie A e B”

27/11/2024 SALUTE

Povertà sanitaria e fascicolo elettronico. Quartini (M5S): “Dati allarmanti. Non possiamo permetterci sanità di serie A e B” “Non possiamo permetterci di avere una sanità di Serie A e una di Serie B a partire dalle condizioni economiche dei cittadini, o dalla loro provenienza. Speriamo se ne accorga anche il governo Meloni, che finora non ha fatto altro se non peggiorare la situazione”, afferma il parlamentare pentastellato. (Quotidiano Sanità)

Su altri media

Poveri al punto da non poter acquistare un farmaco per la tosse o per il mal di testa. Sono sempre più numerose le famiglie italiane in difficoltà con il portafoglio quando vanno in farmacia. (la Repubblica)

Farmaci Nel 2024, 463.176 persone, tra cui 102.000 minori, si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria. (Farmacista33)

Italiani sempre più in difficoltà quando si tratta di comprare i medicinali. Si tratta di circa l’8% in più rispetto allo scorso anno. (Gazzetta di Parma)

Sono quasi mezzo milione le persone in povertà sanitaria nel 2024, l’8,43% in più rispetto allo scorso anno. Questi dati emergono dal report annuale di Banco Farmaceutico, ente che attraverso le sue 2.011 realtà assistenziali consente di ricevere gratuitamente farmacie e cure. (Avvenire)

ROMA – La povertà sanitaria dilaga nel nostro paese e sempre di più sono le persone che non possono permettersi farmaci e cure: è quanto emerge dagli ultimi dati diffusi oggi da Banco Farmaceutico, in occasione della presentazione, alla Camera dei Deputati, del libro “Tra le crepe dell'universalismo - Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia” (ed. (Redattore Sociale)

Secondo i dati Istat, nel 2023, più di 3 milioni e mezzo di famiglie non in difficoltà economica grave hanno cercato di limitare la spesa sanitaria. Ha rinunciato almeno una volta a comprare un farmaco il 24,5% delle famiglie povere e il 12,8% di famiglie non in situazione di indigenza. (Vanity Fair Italia)