Parma, nella villa dell’orrore trovato il cadavere di un altro bambino. «La madre una studentessa 22enne»

Due cadaveri di neonati sepolti nel giardino di una villetta. L’orrore avvolge e scuote una piccola frazione in una delle zone più ricche e con la qualità della vita più alta d’Italia. Il 9 agosto, vicino a una elegante bifamiliare, viene trovato un corpicino. È il cadavere di un bimbo appena dato alla luce, seppellito davanti all’abitazione. I carabinieri indagano e scoprono che la madre è una ragazza di 22 anni, una studentessa universitaria, che vive con il fratello e i genitori nella villetta. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

È indagata con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere la ragazza di 22 anni madre del neonato trovato morto nel giardino di una villetta a Traversetolo (Parma) lo scorso 9 agosto. (L'Unione Sarda.it)

Una vicenda ai limiti dell'assurdo. Una ventiduenne descritta da tutti come studentessa modello e figlia di una «famiglia perfetta», avrebbe portato avanti una gravidanza da sola, senza dire nulla a genitori e fidanzato, arrivando a partorire in casa senza nessun aiuto, per poi uccidere il figlio seppellendolo in giardino. (leggo.it)

Indagata per omicidio una ventenne del posto che, quando è stato scoperto il primo cadavere, era in vacanza negli Usa con la famiglia (ReggioSera.it)

Traversetolo, la villetta dei bimbi sepolti

«Nessuno all'infuori della ragazza era a conoscenza della gravidanza, né familiari, né padre del bambino, né amici», scrive il procuratore Alfonso D'Avino in una nota. La madre del neonato trovato morto a Traversetolo, in provincia di Parma, ha partorito da sola in casa senza l'aiuto di nessun medico e di nessun familiare. (ilgazzettino.it)

Il primo bambino, come è risultato dalle analisi, era nato vivo: ha respirato e pianto e poi è morto. Era un maschietto. (Vanity Fair Italia)

Strada Baietta a Vignale di Traversetolo, frazione di 600 abitanti in provincia di Parma, è una tranquilla via di campagna fatta di abitazioni mono e bifamigliari dove passano pressoché solo i residenti. (La Repubblica)