Valencia, i morti sono 158. Ecco cosa ha provocato il disastro (e perché minaccia l'Italia)
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Oltre 150 morti, un bilancio destinato a crescere ancora perché sono centinaia i dispersi. E l'equivalente di un anno di pioggia che si riversa sul terreno in meno di otto ore. Sono queste le cifre, terribili, del disastro che ha colpito Valencia, in Spagna. Una disgrazia frutto di una combinazione fra allarmi tardivi e condizioni meteo eccezionali, ma che purtroppo possono diventare sempre più frequenti. (Torino Cronaca)
Su altre testate
Le precipitazioni oggi si stanno concentrando di nuovo nella regione di Valencia, in Andalusia. La Dana ha provocato finora almeno 158 vittime nel Paese iberico. (Corriere della Sera)
Dana fa ancora paura. Per la giornata di oggi sono previste piogge forti e persistenti nella metà occidentale dell'Andalusia, nel basso Ebro e nelle isole Baleari. (Sky Tg24 )
‘Lui’ è Natale Gambassi, poggibonsese, titolare della Ferramenta Dei, una figura molto conosciuta in città. Negli occhi ha ancora scolpite quelle scene terribili. (LA NAZIONE)
– Ce la farà la piana di Valencia a tornare quella di prima? E quanto tempo ci vorrà? “Per far sì che quel territorio rinasca, come prima cosa è necessaria la volontà politica”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dal basso, un video che gira nelle community valenciane spiega quanto la stessa sia stata sottovalutata: mostra un’auto dei vigili ferma all’incrocio, vetture che affondano gli pneumatici nell’acqua che inizia a coprire le strade, un paio di curiosi che girano video a quella marea montante, neanche fossimo a Mont Saint Michel. (Corriere della Sera)
Valencia è in ginocchio, devastata da un’alluvione senza precedenti. Tra le molte organizzazioni locali, il rifugio Modepran si trova ora in una situazione di emergenza critica: la struttura è diventata il centro di recupero dei randagi alluvionati e anche se è completamente distrutta è satura di animali in cerca di una casa, anche solo temporanea, per sopravvivere al disastro. (La Stampa)