Torino, sciopero generale: insulti a Salvini e Meloni, in fiamme le loro sagome
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Caos e disordini a Torino durante lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Al termine del corteo degli studenti, centri sociali e attivisti pro Palestina, centinaia di manifestanti hanno bruciato una sagoma di stracci raffigurante il volto del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e tre maxi foto coi i volti della premier Giorgia Meloni, del ministro della Difesa Guido Crosetto e del ceo di Leonardo, Roberto Cingolani (Liberoquotidiano.it)
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In coda si sono uniti anche gli studenti, partiti dalle università. Nel corteo striscioni contro il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha precettato i lavoratori dei trasporti. I dimostranti hanno anche indossato maschere del leader della Lega e della premier Giorgia Meloni (LAPRESSE)
Il coro per lo sciopero e i cori contro Matteo Salvini Sono stati attimi concitati quelli che hanno visto scontrarsi, a Torino, polizia e forze antagoniste che avevano partecipato allo “spezzone sociale” del corteo per lo sciopero generale. (Virgilio Notizie)
Azione di un gruppo di dimostranti alla stazione (LAPRESSE)
Secondo i rumors raccolti da Il Giornale d’Italia tra i vari azionisti e in vari ambienti finanziari, si starebbe delineando la possibilità di una convergenza senza precedenti tra la lista del CdA uscente, sostenuta in primis da Mediobanca che possiede 13,10% di azioni del gruppo, con i principali azionisti "ex oppositori": Delfin (holding della famiglia Del Vecchio) con il 9,93% di azioni, Francesco Gaetano Caltagirone che detiene il 6,92% e i Benetton con il 4,80% (insieme, il 21,65%). (Il Giornale d'Italia)