Autonomia, arriva il sì della Cassazione al referendum per l’abrogazione totale
Per l’Ufficio centrale per il referendum della Cassazione è pienamente legittimata e resta in piedi la richiesta di abrogare totalmente l’Autonomia differenziata. Come anticipa Repubblica, cade invece il quesito presentato dai consigli regionali che puntavano all’abrogazione parziale, in quanto la Corte Costituzionale ha provveduto sostanzialmente a demolire i punti indicati. “Il quesito di abrogazione totale” della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata – fa sapere Repubblica – “deve avere corso pur dopo la pronuncia numero 192/2024 della Corte Costituzionale”, scrive l’ufficio della Cassazione, che ha ri-esaminato regolarità e legittimità alla luce delle motivazioni della Consulta. (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
La decisione, contenuta in un’ordinanza di 28 pagine, conferma la legittimità della richiesta di abrogare la legge Calderoli, nonostante l’intervento della Corte Costituzionale. La Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum per l’abrogazione totale dell’autonomia differenziata, respingendo le obiezioni del governo. (Orizzonte Scuola)
Respinto invece il quesito presentato dai consigli regionali che puntavano all’abrogazione parziale, accolto dalla Corte costituzionale. Per l'Ufficio centrale della Suprema Corte dunque è legittima la richiesta di abrogazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'ultimo colpo dell'asse giudici-sinistra va a colpire, nuovamente, l'Autonomia, la riforma federalista e storico cavallo di battaglia della Lega. (Liberoquotidiano.it)
La Corte di Cassazione ha dato l'ok al referendum per l'abrogazione dell'autonomia differenziata. Lo riporta la Repubblica online. La parola definitiva torna ora alla Corte Costituzionale. (Adnkronos)
Dalla Cassazione arriva il via libera al referendum per l'abrogazione dell'autonomia differenziata. Per l'Ufficio centrale della Suprema Corte, è legittima la richiesta di abrogazione. (Today.it)
L'ordinanza della Cassazione arriva dopo il pronunciamento della Consulta che aveva, tra l'altro, considerato «illegittime» specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. Decade, invece, il quesito per modificarla parzialmente che era stato proposto da cinque Consigli regionali. (ilmessaggero.it)