La multinazionale che (all’improvviso) licenzia tutti i 150 dipendenti e chiude a Milano

Su 150 dipendenti che lavorano nei due capannoni della Bystronic alle porte di Milano non ne rimarrà neanche uno, non un operaio, non un impiegato. Non solo, le fabbriche di San Giuliano e a Fizzonasco chiuderanno i battenti. La multinazionale svizzera, che opera nel settore della progettazione e produzione di macchine per l’automazione industriale e conta 3mila dipendenti in 40 sedi nel mondo, ha comunicato ai lavoratori l’intenzione di cessare ogni attività nei due capannoni. (MilanoToday.it)

Su altre testate

Doccia fredda per oltre 100 dipendenti della Bystronic Automation Technology di San Giuliano: la Fiom-Cgil in una nota fa sapere che l’azienda giovedì ha annunciato che intende procedere «nel minor tempo possibile alla cessazione delle attività presso le unità produttive di San Giuliano e Fizzonasco e alla conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro». (Il Cittadino)

Con la stessa email, in una manciata di righe, il datore di lavoro si è complimentato per la loro serietà e professionalità e ha comunicato che presto verranno licenziati: al... (Virgilio)

L’allerta è stata lanciata dalla Fiom Cgil. Sull’onda di una riorganizzazione aziendale, sono a rischio 150 posti di lavoro tra San Giuliano e Pieve Emanuele. (IL GIORNO)

Milano, Bystronic annuncia la chiusura a Milano: 150 lavoratori a rischio. Fiom: “Sciopero e presidio”

La pec che arriva ai dipendenti è una sola. Si comincia dai complimenti: «per la professionalità e i risultati raggiunti». (Corriere Milano)

Martedì l'assemblea dei lavoratori con i sindacati che dichiarano la propria contrarietà all'iniziativa aziendale, sottolineando che la cassa integrazione ordinaria non è sufficiente. (TGR Lombardia)

– Chiusura di due sedi in Lombardia e licenziamenti. “Vi comunichiamo - ha scritto la multinazionale svizzera - che la società deve procedere, nel minor tempo possibile, alla cessazione delle attività presso le unità produttive di San Giuliano Milanese e Fizzonasco ed alla conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro con gli attuali lavoratori”. (IL GIORNO)