"Ma in questi anni pochi investimenti"
Balneari, proroga fino al 2027: "Non siamo soddisfatti". Sono molti gli operatori balneari di Senigallia che, nonostante la spada di Damocle della Bolkestein, hanno investito nei loro stabilimenti balneari, rinnovandoli nella speranza che, le tante richieste avanzate in questi anni dalle associazioni di categoria potessero essere accolte. "È un decreto legge che deve essere convertito in legge e non ci soddisfa nel modo più assoluto – spiega Andrea Giuliani, referente Confartigianato Imprese Balneari Ancona-Pesaro Urbino – Viene riconosciuto il valore commerciale aziendale, il valore di ammortamento e investimento fatti negli ultimi cinque anni, gli stessi in cui molti hanno investito poco proprio per il timore di perdere la concessione". (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altre testate
Persino le associazioni dei balneari non avevano detto nulla. Il governo Meloni non voleva certo raddoppiare i canoni sulle concessioni balneari. (il manifesto)
“Anziché attuare, nei sei mesi concessi dalla legge Draghi, la disciplina che avrebbe consentito di avere risposte su tanti dettagli e sul diritto a concorrere per gestire le spiagge con la giusta difesa del valore costruito dai concessionari uscenti, si è preferito stare in silenzio per due anni nel tentativo di mantenere una promessa da marinai fatta in campagna elettorale. (LuccaInDiretta)
Prende forma un accordo di buon senso, raggiunto grazie alla determinazione di Roma e all’apertura leale da Bruxelles verso le ragioni dell’Italia. “Il decreto Balneari approvato dal Governo spiana finalmente la strada a una riforma intelligente ed efficace delle concessioni delle spiagge nel nostro Paese. (BlogSicilia.it)
Così l’onorevole della Lega Elisa Montemagni (in foto) non si nega al confronto, mentre monta come il mare grosso la protesta dei balneari, e prova a rassicurare la categoria "Perché – dice – comprendo la loro preoccupazione". (LA NAZIONE)
Il sindaco di Ravenna e candidato governatore del centrosinistra, Michele de Pascale, va all’attacco della riforma delle concessioni balneari approvata mercoledì sera dal Consiglio dei ministri per arginare le procedure d’infrazione europee sul tema. (Corriere della Sera)
"Abbiamo raggiunto un'intesa comune" con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge "è un passo importante nella giusta direzione" e "speriamo" di chiudere la procedura d'infrazione, "ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue". (Tiscali Notizie)