Esplosione Calenzano, l’ultima ipotesi della procura: l’inchiesta

Ci sono "condotte scellerate" dietro l'esplosione di Calenzano per la Procura di Prato. Omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, reati entrambi aggravati dalla violazione delle norme per la sicurezza sul lavoro; rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro; disastro colposo, come previsto dagli articoli 449 e 434 del codice penale relativo a chi "commette un fatto diretto a cagionare il crollo di una costruzione o di una parte di essa ovvero un altro disastro" sono, per ora, le contestazioni nell'ambito dell'indagine su quanto avvenuto nella mattinata di lunedì 9 dicembre nell'area di carico del deposito di carburanti Eni di Calenzano (Firenze), che ha provocato 5 morti e 26 feriti (di cui 3 ancora in gravi condizioni) diretta dal procuratore Luca Tescaroli. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

Uno dei camionisti aveva avvertito dei problemi alla base di scarico. Un testimone chiama in causa gli operai della Sergen. E il pm parla di «condotte scellerate» dietro la strage (Open)

Ed è proprio su questi lavori che la Procura di Prato, diretta da Luca Tescaroli, sta concentrando l'attenzione per cercare di capire cosa possa aver causato la devastante deflagrazione che, lo scorso lunedì 9 dicembre, ha causato la morte di cinque operai e il ferimento, grave, di altri tre. (Corriere della Sera)

La Procura però indaga anche sulla manutenzione in corso e ipotizza anche la "rimozione dolosa o colposa di cautele contro gli infortuni sul lavoro". (Fanpage.it)

Lutto e rabbia per la strage di Calenzano, il minuto di silenzio e la corona al deposito Eni: «Siamo tutti miracolati»

Ufficialmente i morti e i tre dispersi sono stati identificati come «visitatori» dai dipendenti Eni che poi hanno girato la lista ai carabinieri coordinati dal procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli. (Corriere Fiorentino)

Nel tragico elenco dei morti ci sono però da aggiungere due tecnici manutentori, i lucani Gerardo Pepe e Franco Cirielli, entrambi di 46 anni, dipendenti della Sergen di Grumento Nova (Potenza), che opera nel settore della manutenzione degli impianti petroliferi. (il manifesto)

Oggi nessuno degli autisti ha voglia di parlare: è il giorno del dolore. (Corriere Fiorentino)