Il populismo è servito: il governo si rimangia l’aumento degli stipendi dei ministri

Alla fine ha vinto il populismo, il formato Movimento 5 Stelle. Un’uscita acchiappa-applausi, nadir del buonsenso ma che almeno ti permette di fare una bella figura dopo qualche polemica chiaramente strumentale, anche perchè innescata dall’opposizione. Ebbene sì, l’emendamento presentato nella manovra che prevedeva l’aumento dello stipendio per i ministri non parlamentari verrà probabilmente ritirato. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Sono d'accordo con il collega Crosetto nella sua richiesta di ritiro dell'emendamento alla manovra, perché non credo che essa debba contenere questa iniziativa. Iniziativa che comunque prevcedeva solo di equiparare gli stipendi dei ministri non parlamentari a quello dei ministri parlamentari: fanno lo stesso lavoro, dunque dovrebbero avere lo stesso trattamento. (Il Sole 24 ORE)

Il ritocco all’insù … MANOVRA, VIA L’AUMENTO DI STIPENDIO PER I MINISTRI E MELONI ACCUSA IL M5S: “DAVATE 300 MILA EURO DI SOLDI PUBBLICI A GRILLO”. (Il Fatto Quotidiano)

Nella Manovra salta l’equiparazione dei compensi dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari a quelli dei colleghi che invece sono stati eletti. Per questo fine, è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Fondo con una dotazione di 500.000 euro annui a decorrere dall’anno 2025. (LAPRESSE)

Manovra, ai ministri solo i rimborsi viaggio. Più dura la norma anti-Renzi

Ancora diversi per stipendio ma uguali sui rimborsi spese di trasferta. Oggi i ministri non eletti le pagano di tasca propria. (ilmessaggero.it)

Soprattutto se, ritrovandosi al vertice di un dicastero, con tutte le rotture di scatole che questo comporta, incassano meno di un collega che fa lo stesso mestiere ma essendo stato eletto alla Camera può godere della relativa indennità parlamentare. (Nicola Porro)

La novità arriva al termine di una lunga mediazione dopo che sul tentativo del Governo, attraverso i relatori alla legge di bilancio , di allineare le buste paga di tutti i componenti del Governo a quelle dei parlamentari era piombata lunedì sera la tegola lanciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto. (Il Sole 24 ORE)