Se la guerra vista dal drone mostra uomini schiacciati come formiche

Un drone vola alto sopra ai fumi di una battaglia, nel Donbass. Sotto, c’è una boscaglia confusa nella nebbia dei colpi di cannone. Dalla nebbia spuntano, su una sterrata, dei puntini bianchi piccoli come formiche. Alcuni puntini ne afferrano a forza altri, li mettono in fila. Tutti in fila: sedici puntini. Poi, fuoco. I puntini ora sono riversi a terra, immobili. Tranne un paio, che ancora si contorcono. (Avvenire)

Su altri media

«Questa è la più grande esecuzione nota di prigionieri di guerra ucraini in prima linea. È un’ulteriore prova che l’uccisione e la tortura dei prigionieri non sono un incidente, ma una politica deliberata della leadership militare e politica russa», ha affermato il procuratore generale Andrii Kostin citato da Ukrinform. (Gazzetta del Sud)

Sedici sarebbero le vittime di questa strage che, com’è ovvio, non ha conferme indipendenti. Ha fatto in un baleno, comprensibilmente, il giro della Rete il video diffuso dalle autorità ucraine. (Inside Over)

Lo ha dichiarato Yurii Belousov, capo del Dipartimento della Guerra presso la Procura generale. “Al momento, siamo a conoscenza del fatto che i combattenti di due unità delle Forze armate dell’Ucraina potrebbero essere stati uccisi lì. (Agenpress)

"Tali azioni costituiscono una cinica e grave violazione delle Convenzioni di Ginevra e si qualificano come un grave crimine internazionale" sostengono gli ucraini che hanno aperto un'inchiesta per crimini di guerra e omicidio dopo la diffusione del video sui social. (Fanpage.it)

Ma sono uomini, soldati di Kiev, quelli ripresi in un filmato diffuso su Telegram. Escono alla spicciolata da un bosco nel territorio controllato dai russi intorno a Pokrovsk, sul fronte di Donetsk. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’ufficio del procuratore generale di Kiev ha aperto un’indagine “sull’esecuzione di massa più grave, dall’inizio dell’invasione russa, di prigionieri ucraini appena catturati”: un video girato da un drone e diffuso su Telegram – sulla cui autenticità non ci sono verifiche indipendenti - conterrebbe la prova di un nuovo crimine di guerra commesso dai soldati russi nel Donbass (la Repubblica)