Emissioni CO2: maggiore flessibilità dalla Commissione Europea

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motori.it ECONOMIA

Una nuova ondata di flessibilità sta per rivoluzionare il settore automobilistico europeo, grazie a un piano ambizioso presentato dalla Commissione Europea. Questo progetto mira a rendere meno stringenti i limiti imposti alle case automobilistiche, mantenendo comunque il focus sulla riduzione delle emissioni CO2. Al centro della proposta, vi è l’introduzione di un sistema di calcolo delle emissioni basato su medie triennali anziché annuali, che consentirà una maggiore stabilità nella gestione dei target ambientali. (motori.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

/// L’europarlamentare Flavio Tosi (Forza Italia-Ppe) commenta positivamente la proposta della Commissione europea di modifica al regolamento sulla riduzione delle emissioni di CO2 per le auto e i furgoni, concedendo più flessibilità e più tempo (tre anni dal 2025-27 e non più uno) nel raggiungimento dei target. (agenziagiornalisticaopinione.it)

L’iniziativa fa parte del piano industriale sull’auto annunciato il 5 marzo scorso, e va incontro alle richieste pressanti dei brand dell’auto che in molti casi non sono in linea con i parametri sulle emissioni, e con la normativa attuale rischiano multe miliardarie a partire dal 2025. (Industria Italiana)

Fonte Unsplash L’emendamento di Bruxelles ricalca fedelmente le anticipazioni delle scorse settimane. Acea: “Bene, ora servono più incentivi e colonnine”. T&E: “Errore, deve essere l’ultima deroga concessa all’industria auto” (Rinnovabili)

La Commissione europea ha tirato il freno – almeno un po’ – sulle regole che impongono tagli drastici alle emissioni di CO2 per auto e furgoni. Non è una retromarcia in senso stretto, bensì un colpo di frizione: più flessibilità, meno pressione, almeno fino al 2027. (Virgilio)

La Commissione europea ha adottato la sua proposta di modifica al regolamento sulle emissioni di Co2 di nuove auto e furgoni per dare più flessibilità alle case automobilistiche sui target di taglio di Co2 (che prevedono di non oltrepassare il limite di 93,6 grammi per chilometro percorso a livello di flotta), evitando per ora l’imposizione delle multe a chi non si adegua. (Il Manifesto)

Piano che come abbiamo scritto diverse volte era stato criticato da una parte dell'industria, sebbene si apprezzasse l'aperura di Bruxelles a concedere più tempo ai costruttori per centrare i nuovi obblighi sulle emissioni. (HDmotori.it)