Le voci ritrovate di “Napoli milionaria!”
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Via Vittoria Colonna, Palazzo Scarpetta, Fondazione De Filippo. Tra le locandine appese, sotto sei fari c’è un tavolo e, attorno al tavolo, sedici attori e un regista che fa da direttore d’orchestra e voce narrante. La sala, piena, attende l’inizio. Gli attori, vestiti di nero come per smaterializzare il corpo perché di loro emerga innanzitutto la voce, si guardano, i copioni vengono aperti, Francesco Saponaro legge la prima didascalia: «’O vascio ‘e donna Amalia Jovine. (La Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Il filo rosso Ieri il filo rosso ci ha riportati al San Carlo, uno dei simboli cittadini. Partono le celebrazioni. (ilmattino.it)
Pino Daniele e Luca De Filippo sul palco del San Carlo a cento anni dalla nascita di Eduardo. Anno domini 2000, la serata era presentata da Gianni Minà e fu trasmessa dalla Rai. (Corriere della Sera)
Ad aprire le danze è “Napoli Milionaria” al teatro San Carlo lì dove, 80 anni fa oggi, andò in scena per la prima volta l'opera di Eduardo De Filippo. Tantissimi gli ospiti e volti attesi all'anfiteatro partenopeo, tra cui anche qualcuno vicinissimo al Maestro: l'attrice Lina Sastri. (ilmattino.it)
Al Teatro San Carlo un pomeriggio fu data la prima rappresentazione di “Napoli milionaria”: Eduardo De Filippo e la sua compagnia "II Teatro di Eduardo con Titina De Filippo" raccontavano la furia che aveva sconvolto l’Europa e il mondo dal punto di vista della gente umile, dal profondo di un caratteristico basso napoletano, che si affaccia come tanti altri su un vicolo della città, in cui vive il tranviere disoccupato Gennaro Jovine e la sua tormentata famiglia. (ilmattino.it)
Questo è l'augurio che facciamo a questo mondo così difficile, pieno di guerre e conflitti: Adda passa' a nuttata perché vogliamo un mondo migliore e lo diciamo da Napoli ricordano i 2500 anni della nostra storia». (ilmattino.it)
Non proponevamo un inedito ma un testo che tutti conoscevano. (Corriere della Sera)