Petrolio prosegue in rialzo su escalation Medioriente

Continua a salire il prezzo del petrolio, che si rafforza sull'escalation di tensioni in Medioriente, dove si attende un blitz di Israele in Iran, dopo l'attacco missilistico perpetrato da Teheran due giorni da si Tel Aviv e Gerusalemme. Le milizie israeliane stanno mettendo a punto gli obiettivi sensibili, anche se la Casa Bianca ha chiarito che non supporterà alcun attacco su obiettivi nucleari.Frattanto, il prezzo del Brent del Mare del Nord guadagna poco meno del 2% a 75,34 dollari al barile, mentre il WTI (light crude statunitense) segna un progresso più ampio del 2,12% a 71,58 dollari al barile. (LA STAMPA Finanza)

Ne parlano anche altri giornali

I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee dovrebbero iniziare la giornata con variazioni frazionali. Il Dow Jones ha perso lo 0,41% a 42.157 punti, mentre l’S&P500 ha chiuso in calo dello 0,93% a 5.709 punti. (SoldiOnline.it)

FTSE Italia Star Banco di Desio e della Brianza (LA STAMPA Finanza)

In Asia, con le piazze finanziarie chiuse per festività – l'indice azionario di Hong Kong è sceso per la prima volta da più di una settimana. Seduta debole per le Borse europee, con gli indici fiaccati dai timori per un'escalation del conflitto in Medio Oriente che ha impatti anche sul petrolio, i cui prezzi risalgono. (la Repubblica)

Borsa: l'Europa apre in calo, timori per il Medio Oriente

Marvell Technology PDD Holdings (LA STAMPA Finanza)

L'azionario sembra proseguire nervoso, in una settimana segnata dall’escalation della guerra in Medio Oriente dopo l’ attacco dell’Iran a Israele e mentre restano sullo sfondo le questioni macroeconomiche e di politica monetaria. (Il Sole 24 ORE)

Le Borse europee aprono in calo con gli investitori che guardano agli sviluppi della crisi in Medio Oriente. Sui mercati torna il clima di incertezza, con gli analisti che temono un rallentamento della crescita globale. (l'Adige)