Leclerc e il podio che sa di riscatto, ma la Ferrari ancora non decolla
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Charles Leclerc, che da tempo incarna le speranze della Ferrari, ha finalmente conquistato il primo podio stagionale nel Gran Premio d’Arabia Saudita, terzo alle spalle di Oscar Piastri e Max Verstappen. Un risultato che, seppur lontano dalla vittoria, assume il sapore di una piccola rivincita per il monegasco, costretto finora a fare i conti con una vettura che riflette i suoi pregi – precisione, adattamento – ma anche i limiti strutturali di una SF-25 ancora acerba.
Quella di Jeddah è stata una corsa che ha messo in luce, ancora una volta, le differenze tra chi combatte per il titolo e chi, come la Ferrari, arranca alla ricerca di un equilibrio. Piastri, fresco di successo, e Verstappen, sempre in agguato, hanno dominato senza concedere spazio a sorprese, mentre Leclerc ha dovuto lottare per contenere l’assalto di Lando Norris, rimontato dalla decima posizione. A premiarlo, oltre alla sua guida impeccabile, è stata anche la tenuta delle gomme, aspetto che – a differenza della qualifica – ha regalato qualche motivo di ottimismo al muro dei box di Maranello.
Diverso il discorso per Lewis Hamilton, settimo al traguardo e ormai invischiato in una stagione che lo costringe a misurarsi con una Mercedes lontana dai fasti del passato. L’inglese, atteso a Maranello nel 2025, ha dovuto cedere il passo persino al giovane Kimi Antonelli, sesto, in una gara che conferma come il suo addio alla Stella sia dettato più dalla necessità che dalla scelta.