Dazi Trump: Italia rischia un conto salato, fino a 7 mld in più. Occhio poi a Istat su Pil
Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Le elezioni del 5 novembre ci hanno consegnato un risultato chiaro sin dall’inizio, spazzando via quella incertezza che arrivava dai sondaggi e che aveva preceduto il duello tra il repubblicano, ex presidente Usa e la Dem Kamala Harris. Un risultato che ha messo nuove ali a Wall Street (come dimostra il 49esimo record dell’anno toccato ieri dall’S&P500) ma ha visto invece l’Europa mostrare una certa cautela dopo gli annunci elettorali di Trump, soprattutto in tema dazi. (Finanzaonline)
Ne parlano anche altri media
Perché l’Italia non deve temere le trumpate su dazi e non solo. Parla Pelanda Con l’elezione di Trump si è consumata definitivamente la trasformazione del Partito Repubblicano, votato sempre più dai ceti svantaggiati dalla globalizzazione e che aspirano a una riscossa del sogno americano. (Start Magazine)
Lo spettro dei dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni che torna a farsi concreto con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca preoccupa anche alcune imprese siciliane, soprattutto del settore manifatturiero. (La Repubblica)
Risponde al telefono da uno dei padiglioni di BolognaFiere dove è in corso il salone delle macchine agricole Eima, che «sta andando benissimo nonostante i drastici cali di fatturato». (Corriere della Sera)
Quasi un paradosso. Le produzioni oggi considerate come più esposte alle intemerate protezionistiche di Donald Trump sono quelle che temono meno. (L'HuffPost)
Che ripercussioni avrà tale politica sulle aziende di Forlì-Cesena? "Non abbiamo - precisa Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Rimini - volumi consistenti di esportazioni verso gli Stati Uniti (il Resto del Carlino)
Secondo le simulazioni realizzate da Prometeia, i costi aggiuntivi per il nostro paese andrebbero da oltre 4 a oltre 7 miliardi di dollari. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe rappresentare un brutto colpo per l'economia italiana. (LA STAMPA Finanza)