Claudio Martelli: «Pillitteri non obbediva a Craxi e capiva bene la politica Ma le vere passioni erano cinema e cultura»

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Corriere Milano INTERNO

«Sapeva sentire il vento della politica e riusciva a mettersi al riparo, anche grazie alla sua grande ironia. Ma ha mostrato anche coraggio». Claudio Martelli ricorda così l’amico e compagno di partito Paolo Pillitteri. Entrambi molto vicini al leader Bettino Craxi, hanno condiviso da posizioni e città diverse quella stagione rampante del Partito socialista. Martelli, quando ha incontrato Pillitteri per la prima volta? «Credo fosse il 1967, nello studio di Craxi in piazza Duomo 19. (Corriere Milano)

Su altre fonti

In occasione dei funerali, il sindaco Giuseppe Sala ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese, e ha disposto l’esposizione della bandiera civica a mezz’asta nelle sedi comunali. (MilanoToday.it)

La Milano col Ramazzotti nel bicchiere e il coeur in man ha perso uno dei suoi espone… (La Repubblica)

Ero giovane e moralista e il moralismo spesso sbaglia bersaglio, ma non sempre. C’era qualcosa di fatuo, di modaiolo, la piramide farlocca nella fabbrica dismessa dell’Ansaldo (1989, quarantacinquesimo congresso del Partito Socialista Italiano) non era solo boriosa — la satira politica ci campò per settimane — ma già indicava un futuro post-ideologico, e post-tutto, che aveva poco di solido e qualcosa di rassegnato, se non di arreso. (la Repubblica)

Che contributo ha dato al Made in Italy che neg… (la Repubblica)

Come sindaco «patì il fatto di essere il cognato di Craxi, ma si fece amare dai milanesi in un periodo in cui la città era retta da un socialismo riformista che la vedeva cresc… Stando alle origini dei suoi genitori, era duro come i valtellinesi e gioviale come i siciliani». (La Repubblica)

Ha lottato per diciotto giorni all'ospedale San Raffaele. Ieri mattina è stato il figlio Stefano, anche lui con un passato da assessore nella giunta Moratti, a scrivere: «Ahimè devo annunciare a tutti quelli che gli volevano bene (e sono tanti) che mio padre ha scelto questo giorno per salutarci per sempre». (il Giornale)