Omicidio Saman Abbas, la madre in aula: “Uscii con lei, poi la vidi sparire”

Nel corso del processo di appello per l'omicidio della figlia 18enne, per cui è stata condannata all'ergastolo, Nazia Shaheen, madre di Saman, ha raccontato i momenti che precedettero la scomparsa della figlia, prima di chiedere la sospensione dell'udienza. "Non sono stata io a uccidere mia figlia", ha dichiarato piangendo. Con l’aiuto di un interprete ha ripercorso la giornata del 30 aprile 2021 "Siamo usciti insieme, ho visto Saman che si stava incamminando molto velocemente. (Sky Tg24 )
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Nazia Shaheen arriva in tribunale a Bologna con l'abito tradizionale pachistano e un velo blu scuro a coprirle il capo: «Non sono stata io a uccidere mia figlia», ripete tra le lacrime la mamma di Saman Abbas, condannata all'ergastolo per la sua morte insieme al marito. (leggo.it)
"Non so cosa sia successo il 30 Aprile" "Il 29 aprile non è stato fatto niente da nessuno, quello che è successo, è successo il 30, ma io non so, adesso, cosa è successo e cosa è stato fatto", ha detto il padre di Saman che poi ha aggiunto di aver appreso da Danish che "erano presenti lui e gli altri due, quindi penso siano stati loro tre". (Tiscali Notizie)
Invece i genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, in primo grado sono stati condannati all'ergastolo. Assolti i cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ho visto mia figlia camminare davanti a me, molto velocemente, davanti diversi metri da me, fino a quando l’ho vista sparire”. (Adnkronos) – “Non sono stata io a uccidere mia figlia”. (CremonaOggi)
E la Corte d’Assise d’Appello di Bologna, presieduta dal giudice Domenico Pasquale Stigliano, ha detto che intende chiudere il processo nella settimana di Pasqua, ovvero entro il 18 aprile. La prossima udienza è fissata per venerdì 4 aprile. (il Resto del Carlino)
Lo stesso, poco dopo, ha fatto suo marito, Shabbar Abbas, che si era già pronunciato in primo grado. Si trovano entrambi nell'aula monumentale Bachelet a Bologna, dove è in corso il processo d'appello per l'omicidio della diciottenne pakistana avvenuto a Novellara (Re), la notte del 30 aprile 2021. (La Stampa)