“Ogni giorno lavoriamo perché non accadano tragedie come quelle di Moussa”: lettera di 36 associazioni di Verona dopo l’uscita di Salvini

Laici e cattolici, centri sociali e volontari che operano nell’aiuto agli extracomunitari, associazioni e comunità impegnati nel sociale e nelle realtà missionarie. Un documento è stato firmato da 36 gruppi veronesi di diverso orientamento. Costituisce una riflessione e un seguito rispetto alle polemiche suscitate dalla morte di Moussa Diarra, il ventiseienne del Mali ucciso da un poliziotto domenica 20 ottobre davanti alla stazione ferroviaria Porta Nuova di Verona, mentre, in stato alterato, cercava di avventarsi sugli agenti armato di un coltello. (Il Fatto Quotidiano)

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A confermarlo l'autopsia effettuata oggi, giovedì 24 ottobre, nella sede di Medicina legale del Policlinico cittadino dalla professoressa Federica Bortolotti. Un unico colpo di pistola ha provocato la morte di Moussa Diarra, il 26enne del Mali, ucciso domenica 20 ottobre alla stazione dei treni Verona Porta Nuova (ilgazzettino.it)

A lui è intestato il conto corrente aperto mercoledì scorso insieme ad alcuni colleghi ristoratori veronesi per raccogliere fondi con cui contribuire alle spese legali del poliziotto – ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa – che ha sparato a Moussa Diarra, la notte tra sabato e domenica poco fuori dall'ingresso della stazione Porta Nuova, uccidendo il giovane originario del Mali che si era scagliato contro l'agente armato di coltello. (Corriere della Sera)

La dinamica dei fatti è ancora oggetto di indagine da parte delle forze dell'ordine e della procura, mentre la comunità locale e diverse associazioni chiedono chiarezza e giustizia. L'episodio, avvenuto alle prime luci di domenica, ha visto Moussa perdere la vita per mano di un agente della polizia ferroviaria. (La Voce di Rovigo)

(s.c.) l Continuano le iniziative politiche sul tragico incidente di domenica a Porta Nuova che ha portato alla morte del giovane malese Diarra Moussa: lunedì alle ore 10, davanti alla stazione di Porta Nuova, il sindacato di destra UGL, vicino alle posizioni di FDI, ha organizzato un flash mob che vuole essere il contraltare all’altro flash mob estemporaneo organizzato nei giorni scorsi dai collettivi di sinistra, i quali hanno pregato a lungo sostando davanti al punto in cui il giovane è caduto inerme, lanciando invettive contro le forze dell’ordine. (L'Adige di Verona)

Continuano ad emergere dettagli sulla vita di Moussa Diarra e sulla sua tragica morte. Sono stati diffusi giovedì 24 ottobre i primi dati dell’autopsia svolta sul corpo del ventiseienne maliano, ucciso da un colpo al petto sparato dalla polizia ferroviaria domenica 20 ottobre, a Verona (Radio Onda d'Urto)

Si è trovato davanti un pazzo furioso che menava fendenti a destra e manca ma, prima di agire, interpretando la logica del magistrato che lo ha indagato, avrebbe dovuto almeno farsi dare una coltellata, possibilmente non in modo grave, per potere poi agire di conseguenza. (il Giornale)