Morte Sammy Basso, il saluto di Jovanotti: "Difficile incontrare qualcuno più vivo"
Morte Sammy Basso, il saluto di Jovanotti: “Difficile incontrare qualcuno più vivo” Sui social il dispiacere di Jovanotti per la scomparsa di Sammy Basso: "Mi ricordo quando ti presi in braccio davanti al pubblico del concerto" Getting your Trinity Audio player ready... BOLOGNA – “Era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa”: sono alcune delle parole con cui Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti commenta la morte di Sammy Basso, il 28enne conosciuto per essere il più longevo malato di progeria al mondo. (Dire)
Se ne è parlato anche su altre testate
Classe 1995, si era laureato all'Università degli Studi di Padova in Scienze naturali con indirizzo biologico molecolare ed era stato insignito dal presidente Mattarella del Cavalierato dell'Ordine al Merito della Repubblica. (Sky Tg24 )
Scienziato, scrittore e attivista, pochi giorni fa, Sammy aveva vinto il premio Rizzi a Venezia nella categoria “Ambiente e Società” per, “la forza di volontà, lo spirito di sacrificio, il coraggio che lo sostengono: un grandissimo esempio a cui guardare con ammirazione e gratitudine e cercare d’imitare”. (Salernonotizie.it)
Cosa sappiamo sulla rarissima malattia genetica All'improvviso, si è sentito male. Un malore mentre si trovava a cena con familiari ed amici a Villa Razzolini Loredan ad Asolo (Treviso). (ilmessaggero.it)
È morto all'età di 28 anni Sammy Basso, il biologo veneto affetto da progeria, malattia rarissima che ha contribuito a far conoscere. Per i medici non avrebbe superato i 13 anni, il giovane veneto era il più longevo al mondo affetto da una patologia rarissima (in Italia ne soffrono in 5) che provoca invecchiamento precoce. (LaC news24)
La Progeria, la malattia di cui era affetto il 28enne Sammy Basso, è una patologia genetica rarissima che colpisce una persona ogni 8 milioni di nati, ed ha un'incidenza nel mondo di una... (Virgilio)
A diffondere la notizia attraverso i social lo staff dell'Associazione Italiana Progeria che il giovane aveva fondato nel 2005 per far conoscere e promuovere la ricerca sulla sua malattia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)