“Era un truffatore e delinquente”, da Napoli accuse durissime dopo la morte di Tanzi
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Una serie di inchieste e processi che evidenziarono un ‘buco’ di 14 miliardi di euro nei bilanci della multinazionale del latte.
Il giornalista di Canale 21 non si è voluto risparmiare, criticando fortemente l’ex presidente e le sue azioni.
Il giornalista Umberto Chiariello ha commentato sul proprio profilo Facebook la scomparsa di Callisto Tanzi, avvenuta ieri all’età di 83 anni.
Alla morte di Francisco Franco e di Pinochet ho brindato, e non me ne fotte una mazza della pietas cristiana
La vita dell’ex presidente del Parma Calcio è inscindibilmente legata al Caso Parmalat (Spazio Napoli)
Ne parlano anche altri giornali
Alla presenza della moglie e dei figli, la funzione religiosa si è tenuta nella chiesa di Ognissanti a Parma, la parrocchia di famiglia. Originario di Collecchio, il piccolo paese vicino a Parma dove è iniziata la sua carriera, l’imprenditore ha investito risorse ingenti nella sua città, soldi spesi per sponsorizzazioni e restauri. (il Resto del Carlino)
È una delle pagine più tristi del calcio italiano e da questo punto di vista non ci siamo fatti mancare niente. Quella è una delle tante vicende che ha portato alla distruzione del modello del calcio italiano che non si è evoluto ma ha attraversato strade contorte. (Forza Parma)
OBIETTIVO – «Franco Sensi fece un grande progetto industriale interrotto poi, forse, dalla malattia. RICORDI – «Avevamo una visione globale e un progetto industriale. (Lazio News 24)
Dall’ex presidente Giorgio Pedraneschi, fino all’ex patron Fulvio Ceresini, oltre alla moglie del cavaliere e ai tre figli. Nella mattinata di oggi, lunedì 3 gennaio 2022, si sono svolti i funerali dell’ex patron della Parmalat e del Parma Calcio Calisto Tanzi, morto il 1° gennaio. (Forza Parma)
Alla morte di Francisco Franco e di Pinochet ho brindato, e non me ne fotte una mazza della pietas cristiana”. Il calcio italiano è finito negli anni novanta". (Il Pallone Gonfiato)
Quella è una delle tante vicende che ha portato alla distruzione del modello del calcio italiano che non si è evoluto ma ha attraversato strade contorte. Si creò una sorta di potere calcistico-finanziario che diede vita a un coagulo di interessi tra signori potenti. (CalcioNapoli24)