Nobel per la pace all’associazione anti nucleare Nihon Hidankyo
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Il premio Nobel per la pace del 2024 è stato assegnato all’organizzazione antinucleare giapponese Nihon Hidankyo. Il presidente del comitato, Jurgen Watne Frydnes, ha descritto Nihon Hidankyo come «un movimento popolare di sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, noto anche come Hibakusha» e ha affermato che riceve il premio per la pace «per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate», ha affermato. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
Un premio speciale alla memoria di Gigi Riva e il Premio “Luigi Ramponi” a Riccardo Agabio sono stati consegnati giovedì scorso nell’aula consiliare del Palazzo del Consiglio regionale, in una cerimonia organizzata dal Consiglio nazionale dell’ANSMeS, l’associazione nazionale Stelle, Palme e Collari d’oro al merito del Coni e del Comitato italiano Paralimpico con il patrocinio del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna. (SARdies.it)
Franca Faita, 76 anni, commenta con la consueta ironia l’assegnazione del Premio Nobel per la pace a Nihon Hidankyo, associazione dei sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki ‘premiata per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari’. (IL GIORNO)
L’associazione da decenni propugna e divulga nel mondo il ripudio delle armi atomiche come risoluzione dei conflitti. Mai come adesso, dal momento che la pace nel mondo e la stessa sopravvivenza del genere umano sono compromesse da conflitti accesi come micce nei vari angoli del pianeta, occorre riflettere sull’opportunità del dialogo, della diplomazia e del rispetto tra i popoli. (Tecnica della Scuola)
È colpevolmente in ritardo questo Nobel, ed è giusto diffidare di chi parla oggi in nome degli hibakusha, e non solo perché già nove anni fa, quando nell’ospedale dei sopravvissuti, a una ventina di chilometri da Hiroshima, ne incontrai 300 in una volta sola, la più vecchia aveva 103 anni e il più giovane 79. (la Repubblica)
I funzionari di Nihon Hidankyo, l'organizzazione giapponese dei sopravvissuti ai bombardamenti atomici statunitensi su Hiroshima e Nagasaki, hanno tenuto una conferenza stampa sabato, il giorno dopo che il gruppo è stato annunciato come destinatario del Premio Nobel per la Pace di quest'anno. (Il Sole 24 ORE)
In quel momento il viso dell’ultra ottantenne co-presidente dell’organizzazione giapponese che rappresenta i sopravvissuti/e delle due bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki il 6 e il 9 agosto del 1945, signor Mimaki Toshiyuki, si è illuminato di gioia. (Il Fatto Quotidiano)