Macron se ne va e lascia Bayrou nella nebbia (di G. Belardelli)
Il nuovo primo ministro François Bayrou continua a muoversi nelle nebbie, alla ricerca di una formula magica per far nascere un nuovo governo che non faccia la fine di quello del suo predecessore Michel Barnier, censurato dopo neanche tre mesi di vita. Il centrista Bayrou deve fare i conti, da un lato, con le richieste della sinistra; dall’altra, con la minaccia dei Républicai… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri media
I momenti principali di Atreju, l’annuale raduno di Fratelli d’Italia, con il duro comizio finale di Giorgia Meloni. È di questi argomenti che ci occupiamo oggi in «Giorno per giorno», il nostro podcast quotidiano con le notizie più importanti delle ultime 24 ore raccontate da Monica Guerzoni, Stefano Montefiori, Alessio Ribaudo. (Corriere della Sera)
Poi, nell’approvare la legge sul bilancio, cercando di mantenerlo in equilibrio. Quella economica e quella parlamentare. (ilmattino.it)
Il premier francese, François Bayrou, nel corso della riunione avuta a Matignon con i rappresentanti di tutte le forze politiche tranne La France Insoumise (LFI) e Rassemblement National (RN), ha dichiarato ai partecipanti che intende nominare un governo “prima di Natale”. (LAPRESSE)
E pure supervisore di riunioni di crisi come quella a cui ha partecipato in videoconferenza una volta lasciata Parigi: sulla gestione delle operazioni nell'arcipelago di Mayotte, il territorio d'Oltremare tra il Mozambico e il Madagascar devastato dal ciclone, un centinaio di morti il bilancio provvisorio, mancanza di acqua potabile ed epidemia di colera da gestire. (il Giornale)
Bruxelles – Mentre il territorio d’oltremare francese della Mayotte cerca di rimettersi in piedi dopo il devastante ciclone Chido, a Parigi continua il lavoro del nuovo premier François Bayrou per mettere insieme la sua squadra di governo. (EuNews)
La sua carriera è stata caratterizzata da numerosi fallimenti elettorali, ma anche da un’influenza costante sulle dinamiche politiche del Paese. Ha cercato per tre volte la presidenza, ma senza riuscire ad arrivare alla vittoria finale. (Ultima Voce)