Elezioni Usa, hanno già votato più di 50 milioni di americani
A sette giorni dall’Election Day, in programma il 5 novembre, hanno votato 50,5 milioni di americani, tra voto per posta e voto anticipato in persona. Lo riporta la Cnn. E’ sfida all’ultimo voto tra Trump ed Harris (StrettoWeb)
Ne parlano anche altri media
Si tratta di numeri più bassi solo rispetto al record del 2020, ma nella composizione dei votanti è cambiato qualcosa. Secondo la Cnn, gli elettori che hanno già consegnato le schede sono più anziani, leggermente più bianchi e più repubblicani rispetto a quattro anni fa (Sky Tg24 )
Più di 140.000 elettori newyorkesi si sono recati ai seggi nel primo giorno di voto anticipato nella Mela – quasi il doppio (+50.000) rispetto ai numeri del “Day 1” delle elezioni presidenziali del 2020. (La Voce di New York)
Dal voto del 5 novembre dipendono, dunque, anche le maggioranze di "Capitol hill" (il Campidoglio che ha sede a Washington e che è stato assaltato dai sostenitori di Trump il 6 gennaio di quattro anni fa). (ilmessaggero.it)
Quattro anni fa l'America e il mondo intero dovettero aspettare cinque giorni prima della proclamazione della vittoria di Joe Biden, con tutte le conseguenze che ne derivarono. Ma quest'anno, scommettono esperti interpellati da The Hill, i risultati delle elezioni in cui si sfidano Donald Trump e Kamala potrebbero arrivare più velocemente, anche se molto probabilmente non nella notte elettorale. (Adnkronos)
Si confrontano Mark Landler, già corrispondente del New York Times dalla Casa Bianca e oggi a capo della redazione di Londra del quotidiano americano, il direttore responsabile dell’edizione italiana del New York Times International Mario Platero e l’editorialista del Corriere della Sera Federico Rampini in collegamento da New York. (Corriere TV)
Al 30 ottobre, la media sondaggistica di Real Clear Politics dava Donald Trump leggermente avanti in tutti questi Stati, eccezion fatta per il Michigan, dove Kamala Harris era in vantaggio dello 0,5%. In attesa dell’Election Day, tutti si interrogano, comprensibilmente, sul destino elettorale dei sette Stati chiave: Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada. (Panorama)