Il dramma di Vago di Lavagno, accertata la morte cerebrale per il 15enne colpito alla testa dalla madre
E' stata accertata la morte cerebrale del quindicenne di Vago di Lavagno (Verona) colpito dalla madre Alessandra Spiazzi che poi si è suicidata. Concluse le sei ore di osservazione previste dalla norma, la seconda riunione della specifica Commissione ospedaliera ha proceduto a sospendere tutte le terapie e i supporti per le funzioni vitali. Il padre ha espresso la volontà alla donazione degli organi, ed è stata data l'autorizzazione all'espianto. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
È partita la procedura per stabilire la morte cerebrale del ragazzo di 15 anni di Vago di Lavagno (Verona) che nei giorni scorsi era stato colpito con una pistola dalla madre 58enne che poi si è suicidata con la stessa arma secondo l'ipotesi della Procura. (Fanpage.it)
Dall'autopsia svolta sul corpo di Alessandra Spiazzi, emergono nuovi dettagli sulla tragedia familiare avvenuta a Vago di Lavagno venerdì 20 settembre. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Il padre ha espresso la volontà alla donazione degli organi, ed è stata data l’autorizzazione all’espianto. Concluse le sei ore di osservazione previste dalla norma, la seconda riunione della specifica Commissione ospedaliera ha proceduto a sospendere tutte le terapie e i supporti per le funzioni vitali. (StatoQuotidiano.it)
Se la donna è morta sul colpo, la vita del figlio è rimasta appesa a un filo fino alle 18 di lunedì, quando è stata confermata la morte cerebrale. Non ce l’ha fatta Andrea Feltre, 15 anni, di Vago di Lavagno (Corriere della Sera)
Saranno celebrati mercoledì prossimo, 2 ottobre, i funerali di Alessandra Spiazzi e Andrea Feltre, madre e figlio coinvolti nel dramma familiare di Vago di Lavagno, dove lo scorso 20 settembre la donna, 58 anni, ha sparato un colpo di pistola alla nuca del figlio e poi si è tolta la vita. (TG Verona)
Una donna di 58 anni, Alessandra Spiazzi, ha sparato in testa al figlio di 15 anni e poi si è tolta la vita. Il giovanissimo è attualmente ricoverato in rianimazione in gravissime condizioni, ed è tenuto in vita grazie ai farmaci e ai macchinari. (Casteddu Online)