Emergenza sul Gran Sasso: alpinisti dispersi, soccorritori in difficoltà

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INTERNO

Gli undici operatori del Soccorso alpino e speleologico, impegnati da oltre 48 ore nel tentativo di salvare Luca Perazzini e Cristian Gualdi, sono ancora bloccati all'ostello "Lo Zio" di Campo Imperatore, a circa 2.100 metri di quota, a causa di una violenta bufera di neve. I due alpinisti, originari rispettivamente di Savignano sul Rubicone e Santarcangelo di Romagna, sono scivolati nel Vallone dell'Inferno durante la discesa dal Bivacco Bafile, situato a 2.669 metri di altitudine.

Nonostante le condizioni proibitive e il freddo estremo, Perazzini e Gualdi sono riusciti a lanciare l'allarme, ma le operazioni di soccorso sono rese estremamente difficili dal maltempo. Tra i soccorritori bloccati a Campo Imperatore si trova anche il professor Alessandro Marucci, stimato docente dell'Università dell'Aquila e Capostazione della Stazione dell'Aquila del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Abruzzo.

Le famiglie dei due alpinisti, che seguono con apprensione le operazioni di soccorso, sono giunte in Abruzzo per stare vicino ai loro cari. La situazione è particolarmente critica, poiché uno dei due escursionisti ha difficoltà a parlare, aumentando così l'urgenza del recupero. Il maltempo ha inoltre causato un guasto alla funivia che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso.

Le squadre del Soccorso alpino e speleologico, insieme alla Guardia di Finanza, continuano a lavorare senza sosta per raggiungere i due alpinisti e portarli in salvo. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse e la complessità del terreno rendono ogni tentativo di recupero estremamente rischioso.