Putin firma la legge sul trattato strategico con la Corea del Nord

Novità inquietanti dalla Russia. Vladimir Putin ha firmato la legge che ratifica il Trattato di partenariato strategico globale tra la Russia e la Corea del Nord. A quanto si apprende i leader di Russia e Corea del Nord hanno siglato questo documento il 19 giugno scorso durante la visita di Putin a Pyongyang. Il trattato che serve per contribuire a "garantire la pace, la sicurezza e la stabilità", è stato pubblicato sul sito web della Gazzetta Ufficiale russa, secondo quanto riporta Ria Novosti (Today.it)

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Via libera all'accordo tra Kim Jong-un e Vladimir Putin. La Corea del Nord ha infatti ratificato il patto di difesa storico con la Russia, hanno riferito i media statali, suggellando una cooperazione di sicurezza sempre più approfondita tra le due nazioni nel mezzo della guerra di Mosca in Ucraina. (Adnkronos)

Il nuovo “Asse del Male”, quello tra due governi campioni di autoritarismo come Corea del Nord e Russia, oggi si consolida ulteriormente, con la ratifica, da parte del regime di Pyongyang, dell’accordo militare di mutua assistenza con Mosca. (L'HuffPost)

L'accordo è considerato il più grande tra Russia e Corea del Nord dalla fine della Guerra Fredda PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi

Pyongyang ha ratificato l'accordo di partenariato strategico globale con Mosca, che include la clausola di difesa reciproca. Firmato lo scorso giugno, prevede che se uno dei partecipanti subisce un attacco armato da parte di uno o più Paesi e si trova in uno stato di guerra, l'altro partecipante fornirà immediatamente assistenza militare e di altro tipo (Sky Tg24 )

La Russia ha completato la ratifica del trattato la scorsa settimana, dopo la firma da parte del presidente russo Vladimir Putin e dal leader nordcoreano Kim Jong Un a giugno. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana "Korean Central News Agency" ("Kcna"). (Il Dubbio)

Secondo la testata, "i messaggi pubblici di Trump durante la campagna elettorale, in cui prometteva una rapida risoluzione della guerra, rifiutandosi di dire da che parte voleva la vittoria e criticando gli aiuti di Washington a Kiev, avevano preoccupato l'Ucraina e l'Europa". (la Repubblica)