Il ciclone Musk sull'Europa. L'ira di Londra e Parigi
Il ciclone Musk si abbatte sull'Europa con una pioggia di tweet, una grandinata di reazioni e uno tsunami di polemiche, spazzando via la calma apparente del Vecchio Continente. Elon contro tutti, e (quasi) tutti contro Elon. C'è chi lo ama, c'è chi lo odia. C'è chi lo difende per interesse e chi ne apprezza il genio visionario. Ma quel che è certo è che oggi come oggi nessun altro è in grado di spostare opinioni (e miliardi) come lui. (il Giornale)
Su altri giornali
In particolare, si legge sulla Cnn, l'azione in politica estera del fondatore di SpaceX, volta principalmente a promuovere partiti di estrema destra, indigna i leader ponendo loro due grandi dilemmi: come rispondergli a modo senza offendere o provocare il suo "protettore" Donald Trump? Le posizioni di Musk vanno trattate come semplici opinioni personali, o come indizi sull'agenda europea della prossima amministrazione americana? Gli attacchi di Musk avvengono principalmente sulla sua piattaforma X, e i suoi post sono letti da oltre 211 milioni di follower. (Adnkronos)
Che cosa si dice nei palazzi europei e in alcuni governi nazionali delle mosse di Musk e Zuckerberg. Estratto dal Mattinale Europeo. Il gruppo dei liberali di Renew e quello dei Socialisti e democratici hanno chiesto di iscrivere all’ordine del giorno della prossima plenaria del Parlamento europeo una discussione sulla campagna di destabilizzazione condotta da Elon Musk su X contro alcune democrazie europee. (Start Magazine)
PARIGI — «L’Europa deve garantire le regole sulle piattaforme digitali e la sua sovranità nelle infrastrutture di telecomunicazioni», dice Thierry Breton, l’ex commissario Ue, padre del Digital Services Act (Dsa), il regolamento europeo che ha fissato un nuovo quadro giuridico per i servizi digitali. (la Repubblica)
È importante, in questi tempi strani e incerti, che gli altri Paesi nordici e l'intera Ue sostengano chiaramente la Danimarca. #StrongerTogether". (Italia Oggi)
Molti commentatori e politici, infatti, descrivono Elon Musk come fosse un fenomeno nuovo e totalmente a sé stante nel panorama del digitale (o, più in generale, dei grandi detentori di capitali). Alcune questioni di fondo vanno chiarite per evitare di trovarsi spiazzati quando un altro miliardario tecnocrate, come è adesso il caso di Zuckerberg, compie mosse che vanno incontro al nuovo potere trumpiano. (il manifesto)
Nei giorni scorsi il padrone di Tesla e Space X ha riversato sul suo X una valanga di post in cui ha accusato il premier di Londra di aver «stuprato la Gran Bretagna». (Corriere della Sera)