La crisi dell'auto e le contromosse

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Ucraina Governo Meloni

Norme che, come noto, stanno mettendo in seria crisi l’industria automobilistica europea a tutto vantaggio di quella cinese. La Germania, che aveva puntato sulla Russia come suo fornitore unico di gas e sulla Cina come primo cliente extra-europeo della Volkswagen, era per questo già in grave crisi. A seguito della guerra in Ucraina ha perso l’economico gas russo, in parte a causa delle sanzioni e in parte perché qualcuno nel settembre 2022 le ha sabotato il gasdotto Nordstream, che attraverso il mar Baltico la collegava direttamente con la Russia; e la Volkswagen, travolta dalla concorrenza locale, non solo non vende ormai più auto in Cina, ma si vede insidiata sul proprio mercato interno dalle auto di produzione cinese. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre fonti

Ultim'ora news 23 dicembre ore 12 (Milano Finanza)

Nel 2025 ogni casa automobilistica nell'Unione europea sarà soggetta al pagamento di una forte multa nel caso in cui le emissioni di CO2 medie della propria gamma di veicoli superino il limite di 95 grammi per chilometro imposto dall'UE (oggi questo limite è pari a 110 g/km, e nel 2023 l'unico costruttore multato è stato Bugatti). (La Gazzetta dello Sport)

In quell'occasione, avrebbe riferito Urso "l'azienda ha presentato un Piano Italia che pone il nostro Paese al centro delle sue strategie, attraverso l'aumento dei modelli in produzione e la salvaguardia dei livelli occupazionali avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione dei dipendenti. (LA STAMPA Finanza)

Non abbandoniamo l'industria automobilistica

Le multe europee per i costruttori di automobili che non rispettano i limiti sulle emissioni di CO2 rischiano di trasformarsi in una batosta da 16 miliardi di euro. O almeno, questo è quanto denuncia Acea, l’Associazione europea che rappresenta le sedici case automobilistiche più grandi del Vecchio Continente. (Open)

Nell'imminenza dei conteggi 2024 che si tradurranno in enormi multe per i costruttori di auto che non hanno raggiunto i limiti sulla riduzione della CO2, si prospetta i rischio per l'industria automobilistica di perdere fino a 16 miliardi di euro di capacità di investimento. (Il Messaggero - Motori)

Le icone automobilistiche europee, concepite da ingegneri brillanti e visionari, hanno esportato competenze uniche in tutto il mondo, frutto di anni di innovazione e passione. Non è esagerato affermare che essa costituisce il cuore pulsante della potenza industriale europea. (Corriere della Sera)