“A Kiev bastano armi a medio raggio per distruggere la macchina russa”
In ordine sparso, tra polemiche e timori, gli alleati occidentali discutono sull’opportunità di permettere a Kyiv di utilizzare armi occidentali a lungo raggio sul territorio russo, forse spaventati da un’escalation, evocata anche ieri da Vladimir Putin. Il colonnello Orio Giorgio Stirpe è un ufficiale dell’Esercito in Riserva specializzato… (La Stampa)
La notizia riportata su altri giornali
A Washington va in scena l'incontro tra il presidente americano Joe Biden e il premier britannico Keir Starmer, i principali sostenitori del paese guidato da Volodymyr Zelensky. (Adnkronos)
Il dossier è sul tavolo da settimane e negli ultimi giorni si erano accelerate le dichiarazioni di apertura di Joe Biden e Keir Starmer , ricevuto per la prima volta alla Casa Bianca : Stati Uniti e Gran Bretagna intendono autorizzare Kiev a usare i missili occidentali a lungo raggio per colpire in profondità il territorio russo, in particolare le basi aeree da dove partono i jet di Mosca per colpire l’ Ucraina . (Gazzetta del Sud)
Mentre sembra sempre più probabile l’autorizzazione all’uso dei missili occidentali anche in territorio russo, ci si interroga su quali potrebbero essere le conseguenze politiche e strategiche di una simile scelta. (Sky Tg24 )
Gli Stati Uniti mantengono invariata la loro posizione riguardo alle limitazioni imposte all'esercito ucraino sull'utilizzo di armamenti americani all'interno del territorio russo, e " oggi non ci saranno nuovi annunci " in merito. (il Giornale)
Prima di arrivare in Italia, il premier inglese Keir Starmer è arrivato alla Casa Bianca per incontrare Joe Biden per un colloquio sull'opportunità di eliminare le restrizioni imposte a Kiev sull'uso delle armi fornite dall'Occidente. (il Giornale)
La questione delle armi a lungo raggio è una delle più dibattute nel conflitto tra Russia e Ucraina: gli armamenti sarebbero infatti stati consegnati nelle mani di Kiev dagli alleati, ma sono state applicate restrizioni nel loro utilizzo, per timore di un conflitto mondiale. (ilmessaggero.it)