La lettere di Brigitte Bardot per salutare Alain Delon con una citazione di Alfred De VIgny

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Morendo, Alain pone fine al meraviglioso capitolo di un’epoca di cui è stato un sovrano monumento. Ha rappresentato il meglio del “cinema-prestigio” della Francia, l’ambasciatore dell’eleganza, del talento, della bellezza. Scomparendo, apre un vuoto che niente e nessuno potrà colmare. Perdo un amico, un alter ego, un complice. Ci univano gli stessi valori, le stesse delusioni, lo stesso amore per gli animali e penso a una frase di Alfred de Vigny in Morte del lupo: “‘E’ da vedere che cosa si è stati sulla Terra e che cosa lasciamo. (Barbadillo)

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Solo una cinquantina, tra figli, familiari e amici hanno potuto fare ingresso nella villa a La Brulerie, a sud di Parigi, per dirgli addio. Alain Delon, il suo funerale sembra un paradosso: per la star che più di ogni altra è stata ripresa dai riflettori, il funerale si è svolto in forma privata. (OGGI)

«A causa del troppo dolore», l'attrice Claudia Cardinale non parteciperà questo pomeriggio al funerale di Alain Delon, nella cappella privata della proprietà dell'attore a Douchy. Lo ha dichiarato l'agente dell'attrice. (Corriere della Sera)

Ormai sappiamo che, quando accade un evento che attira l’attenzione dei media, se c’è la possibilità di scegliere tra il parlare dei suoi aspetti rilevanti e il polemizzare su stupidate, sceglieremo sempre la seconda. (Today.it)

E nemmeno, da cattolico, della fama di donnaiolo incallito: la "folle passione" era per una sola, la Vergine Maria, "la donna che amo di più al mondo, quella con cui parlo di più". Il ballo finisce in un pomeriggio soffocante della Francia centrale nella cappella della tenuta di La Brulerie, a Douchy, fatta costruire per sé e i suoi cani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nell’estate del 2021 ci siamo andati vicinissimi, a questa riscoperta: il film fu inserito nel programma del Film Forum di New York, sala-istituzione del cinema d’essai assieme al “vicino” Metrograph, distante mezz’ora a piedi. (Rivista Studio)

Come l’attore – scomparso lo scorso 18 agosto all’età di 88 anni – avrebbe voluto e come i figli, Anthony, Anouscka e Alain Fabien, hanno ritenuto opportuno. Nessun cellulare: foto vietate. (Il Fatto Quotidiano)