Ue, il processo a Orban senza sanzioni (per ora). Nasce il gruppo di Afd

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Oltre due ore con le spalle al muro. Più di un semplice avvertimento, meno di un ultimatum; ieri, nella consueta riunione del mercoledì, gli ambasciatori dei Paesi dell’Unione europea hanno, quasi all’unanimità, mandato un messaggio chiaro all’Ungheria: basta con le fughe in avanti; le missioni in solitaria del primo ministro magiaro Viktor Orbán «non rappresentano l’Unione ma solo il suo Paese». Approfittando della confusione creata dal contemporaneo semestre di presidenza del Consiglio, però, l’autocrate di Budapest si è mosso nei giorni scorsi tra Mosca e Pechino, stringendo le mani del presidente russo Vladimir Putin e del capo di Stato cinese Xi Jinping, in nome di un’autoproclamata strategia per la pace in Ucraina senza il mandato né di Bruxelles né di Kiev (ilmessaggero.it)