Remember Rekorda. Una mostra collettiva e sensoriale a Roma

La composizione visiva di questo viaggio sonoro porta la firma del regista Pepsy Romanoff.

1 of 7. Immaginari onirici e dalla consistenza evanescente si manifestano sollecitati da un coinvolgimento sensoriale.

Sogni sfuggenti affiorano nelle tele stratificate di Paolo Assenza, mentre “una sorta di colonna sonora di un film senza immagini, un audiolibro senza testo” prende vita con Alioscia Bisceglia (Casino Royale) in un’opera collettiva intitolata Quarantine Scenario. (Artribune)

Ne parlano anche altri giornali

L’americana Aleah Chapin, già vincitrice del BP Portrait Award, celebra nelle sue tele il corpo umano nelle forme più estreme di plasticità, con sfumature lunari color ghiaccio. Tornando al panorama internazionale, Diamond Stingily, artista e poetessa anche lei con base a New York, lavora su temi scottanti come la paura, la divisione fra classi sociali, l’esclusione. (Il Messaggero)

L’ingresso sarà contingentato in base alle prescrizioni di contenzione COVID-19 attualmente in vigore per assicurare alle persone una visita in piena sicurezza. Fino all’8 agosto, la mostra sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 o su appuntamento. (LatinaToday)

Un nuovo appuntamento con l'Arte, a Santa Teresa dei Maschi, chiesa del 1600, un tesoro da scoprire grazie a Bibart. L'arte diventa un'opportunità per mostrare al pubblico gli angoli nascosti di Bari Vecchia. (Artribune)

Diamo però uno sguardo anche alle mostre attualmente in programma presso gli spazi coinvolti:. La Galleria Enrico Astuni ospita Vado al massimo. Un progetto che nasce dalla volontà di porre l’attenzione sul lavoro della galleria e sugli artisti con cui collabora. (Collezione da Tiffany)

L’estate 2020, per San Benedetto del Tronto, sarà anche quella del ritorno della cracking art. "A breve comunicheremo i dettagli dell’iniziativa – dichiara l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – ma possiamo già dire che la cracking art sarà presente da Porto d’Ascoli al centro di San Benedetto già a partire da metà luglio. (il Resto del Carlino)

Certo, è stato molto irruento, perché solitamente prima di dare vita a un progetto conosci e scegli bene le persone con cui fondarlo e poi trovi uno spazio. Piuttosto ho sfruttato questo periodo per mettermi al pari con letture arretrate, per riorganizzare il lavoro con CampoBase e per fare ricerca curatoriale. (ArtsLife)