I ristoranti che hanno perso la Stella Michelin nella Guida 2025
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La presentazione della nuova Guida Michelin 2025 ha regalato tante novità ai ristoranti italiani, ma non tutte positive: sono 18, infatti, i locali che hanno perso la mitica Stella. Guida Michelin 2025: i ristoranti italiani che hanno perso la Stella Tra i ristoranti in Italia che hanno perso la Stella della Guida Michelin 2025 troviamo il Lago di Verbania, guidato dallo chef Marco Sacco, uno dei più grandi maestri della cucina contemporanea a livello internazionale: in questo caso passa da due macaron a zero. (inItalia)
Ne parlano anche altre testate
Al ristorante Vez di San Marzano il Bib Gourmand di Michelin Selezionando Vez tra i 16 meritevoli per il 2024, la nota guida enogastronomica ha voluto premiare il lavoro dei suoi giovani titolari: lo chef Mattia Eletto e la restaurant manager Elisabetta Sapio. (Studio 100)
Abruzzo regione verde d'Europa, regione dei parchi naturali e regione delle Stelle Verdi Michelin, dal Gran Sasso alla Maiella. Con l’edizione 2025 della Guida Michelin Italia, le Stelle Verdi sono salite a 69 con 11 novità e sono state assegnate a ristoranti di ogni tipo, dalle 3 stelle ai ristoranti citati senza alcuna distinzione particolare. (Il Centro)
La Stella Michelin illumina e si specchia sulle chiare fresche dolci acque di Acquapartita, grazie alle ricette e ai piatti da gourmet del Ristorante del lago, insignito, per la prima volta, del riconoscimento della prestigiosa guida gastronomica. (il Resto del Carlino)
Al Teatro Pavarotti di Modena sono state assegnate le nuove stelle Michelin. La Guida rossa ha quindi compiuto 7… (La Provincia Pavese)
Quest’anno, i locali premiati con almeno una stella in tutta Italia sono 393: 14 hanno raggiunto il massimo livello, quello delle tre stelle... – Il primo martedì di novembre, c’è chi resta connesso tutto il giorno per seguire lo spoglio delle elezioni americane. (LA NAZIONE)
Analizzando i risultati, si nota un dinamismo che si traduce anche in una crescente attenzione alla sostenibilità. La maggior parte degli chef si concentra su una cucina locale, ricorrendo il più possibile a piccoli produttori del territorio. (Prima Novara)