Giornata delle lingue. Genitori di varie nazionalità in cattedra per un giorno

Genitori di alunni di varie nazionalità in cattedra, per un pomeriggio, con l’intento di insegnare ai ragazzi locali la loro cultura. Per la Giornata delle Lingue, proclamata nel 2001 dal Consiglio d’Europa per il 26 settembre, la scuola secondaria di primo grado Leonardo Da Vinci di Poggibonsi (Istituto comprensivo 2) ha dato vita a laboratori di cinese, rumeno, albanese, ceco e bulgaro. Uno studio sulle parole di un’ampia tranche di Paesi rappresentati in un polo scolastico multiculturale, e da sempre molto attento alla didattica delle lingue straniere, come la sede di via Aldo Moro a Poggibonsi. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri giornali

Nella scuola di via Cina è stata celebrata la Giornata Europea delle Lingue alla presenza dei rappresentanti di vari paesi, anche extraeuropei e così gli studenti hanno potuto scoprire le varie lingue, approfondendo i vari aspetti dei paesi in cui vengono parlate. (Primonumero)

La scuola secondaria di 1° grado del primo Comprensivo “Carducci – Materdona” il 26 settembre ha celebrato la Giornata Europea delle Lingue. (Qui Mesagne)

Ad aprire l’evento la Vicaria prof.ssa Angela Ciccarelli e le alunne del gruppo musicale Aurora Iaboni (2G), Giulia Magnante (2G), Caterina Del Zotto (3G) con l’Inno alla Gioia. Avezzano – Si è tenuta oggi, come da consolidata tradizione, la quermesse del Liceo Croce in occasione della Giornata Europea delle Lingue, tesa a valorizzare la ricchezza linguistica dell’Unione Europea. (Terre Marsicane)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Il 26 settembre 2024, il Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “G. Mazzini” di Locri ha celebrato la Giornata Europea delle Lingue con una serie di eventi che hanno abbracciato cultura, arte, storia e gastronomia. (Telemia)

Presidente Ciambetti: “Nella Giornata Europea delle Lingue, io difendo la Lingua Veneta” (Arv) Venezia 26 set. È un’affermazione sulla quale riflettere oggi, in tempi di omogeneizzazione culturale in cui i motori della globalizzazione vogliono solo sudditi obbedienti”. (Il Centro)