Al festival di Venezia c'è "Queer" di Luca Guadagnino con Daniel Craig

Al festival di Venezia c'è Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Al festival di Venezia c'è "Queer" di Luca Guadagnino con Daniel Craig di Fulvia Caprara, video di Nicola Roumeliotis È il grande giorno per Luca Guadagnino, che presenta il suo attesissimo film Queer, tratto dall'omonimo romanzo di William S. Burroughs. Guadagnino, un regista molto amato, ha spiegato di voler rendere omaggio al celebre scrittore attraverso questo progetto. Al momento, non ci sono ancora reazioni del pubblico, e il film non può essere recensito, ma sicuramente merita di essere seguito con attenzione. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Il Messico di Queer è una cascata di petali rosa che come in un musical sospendono nell’istante di un incantesimo il respiro «reale» del mondo. Queer planato sul Lido come una scossa liberatoria in un concorso veneziano incapace per lo più di sussulti aggiunge un frammento – forse uno dei più intensi e personali – all’«autobiografia» del regista fatta di cinema, di amori, di. (il manifesto)

I sogni dello Yage Con Queer Luca Guadagnino tenta un’impresa al limite dell’impossibile, quella di ridurre in immagini il cut-up lisergico di William S. Burroughs; ne viene fuori un’opera attenta, misurata ma che non sempre riesce a scavare in profondità, nonostante un grande lavoro produttivo nell’utilizzo delle scenografie. (quinlan.it)

Secondo Alberto Barbera, direttore della 81ª Mostra del Cinema di Venezia, Daniel Craig ha offerto la performance della sua carriera in Queer di Luca Guadagnino. L'indimenticabile 007 si è immerso completamente nel progetto, affidandosi al regista di Chiamami col tuo nome e partecipando a intense scene di sesso con Drew Starkey e Omar Apollo. (La Stampa)

Il film che a Venezia nessuno è riuscito a capire

L’incontro/colpo di fulmine con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, apre a William un mondo di possibilità, e gli mostra come, finalmente, può stabilire anche lui una connessione intima con qualcuno. (Cosmopolitan)

È consapevole, l’attore gallese, 56 anni, che il suo Queer, girato con Luca Guadagnino, è uno dei film più attesi dell’anno e lo accetta con lo stato mentale di chi non ha niente di cui preoccuparsi se non di fare ciò che gli piace. (la Repubblica)

Era tanta l'attesa per il nuovo film di Luca Guadagnino. Il regista palermitano, dopotutto, è uno dei nomi più acclamati del cinema contemporaneo e i suoi lavori, da "Call Me By Your Name" a "Challengers", da "Bones and All" a "Suspiria", sono sempre stati in grado di far parlare di sé, nel bene o nel male. (Today.it)