"Scorte per 72 ore per le famiglie in caso di crisi". L'Ue si prepara alla guerra?

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il Giornale ESTERI

" In un contesto di aumento dei rischi naturali e antropogenici, e di deterioramento delle prospettive di sicurezza per l'Europa, è urgente che l'UE e i suoi Stati membri rafforzino la loro preparazione ". Questo è un passaggio della bozza della Strategia di Preparazione dell'Unione che l'Esecutivo comunitario presenterà mercoledì e che il quotidiano spagnolo El Pais ha avuto modo di leggere in anteprima, pubblicandone alcuni passaggi e il senso. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

La Commissione europea chiederà ai cittadini di avere scorte di cibo, acqua, farmaci e batterie per sopravvivere 72 ore senza aiuti esterni. No, non è un film apocalittico prodotto da Netflix, è la bozza della Strategia di Preparazione dell’Unione che verrà presentata domani e che il quotidiano spagnolo “El Pais” ha letto in anteprima, riportandone alcuni passaggi. (La Voce del Patriota)

Non solo riarmo: in un momento di profonda instabilità geopolitica e davanti al timore di un disimpegno degli Stati Uniti dal fronte Est e dalla Nato, l'Unione europea deve elaborare una strategia per prepararsi a possibili guerre che implichi un "cambiamento di mentalità" e protocolli precisi anche per la sicurezza civile. (EuropaToday)

Bruxelles chiederà che tutte le famiglie europee abbiano riserve di acqua, medicine, batterie e cibo per sopravvivere 72 ore senza aiuti esterni in caso di crisi. "Dobbiamo prepararc… (L'HuffPost)

E poi, nato il pargolo, la “borsa del culetto”: pannollini, traversina, body di ricambio, olio contro le irritazioni. Volendo ci stava anche il biberon, che non si sapeva mai. Chi lavora viaggiando spesso ha il trolley sempre pronto, talvolta due intercambiabili, che anni di esperienza hanno alleggerito e reso funzionali: George Clooney dava preziosi suggerimenti nel bellissimo e amaro film “Up in the air” (“Tra le nuvole”). (Lecco Online)

Ma a ben guardare, quello che sarà presentato mercoledì, 26 marzo, dalla Commissione europea sembra più un «manuale delle giovani marmotte». (Milano Finanza)