Buoni pasto: gli accordi tra aziende, esercizi convenzionati e società di emissione

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Informazione Fiscale ECONOMIA

Come funziona l'accordo tra le aziende, le società che emettono i buoni pasto e le aziende titolari degli esercizi convenzionabili? Lavoratrici e lavoratori dipendenti che ricevono dal datore di lavoro i buoni pasto come strumento di integrazione al reddito possono utilizzarli per acquistare pasti o prodotti alimentari. I titolari degli esercizi convenzionabili devono però aver stipulato con le società di emissione di buoni particolari accordi per assicurare il servizio ai clienti. (Informazione Fiscale)

La notizia riportata su altre testate

Viene continuamente affermato che le commissioni pagate dalla rete commerciale alle società emettitrici superano il 15% ed in alcuni casi il 20%. "Solo un'informazione avveduta può determinare scelte politiche coerenti. (Tiscali Notizie)

Il nostro obiettivo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Post di di Federico Cavallo, Head Public Affairs e Media Relations di Altroconsumo – (Econopoly)

Carlo Alberto Buttarelli: "Una commissione del 5% sui buoni pasto è adeguata"

Sempre che i grandi nomi, di fronte ai costi considerati esagerati, decidano di non accettarli più o di pren… TORINO – Il mercato vale 4 miliardi all’anno, si è trasformato dopo il Covid e l’avvento dello smart working, ma il comparto dei ticket che sostituiscono la mensa continua a crescere. (la Repubblica)

Un emendamento al disegno di legge Concorrenza rischia ora di scombussolare il mercato. La proposta dei deputati di Fratelli d'Italia Silvio Giovine e Riccardo Zucconi intende mettere un tetto del 5% alle commissioni applicate dalle societ… (L'HuffPost)

“Siamo nella situazione di dover prestare un servizio e allo stesso tempo pagare una commissione per farlo, le cui condizioni sono negoziate da altri”, spiega il presidente Carlo Alberto Buttarelli. Federdistribuzione vede nell’emendamento al ddl Concorrenza per porre un tetto del 5% alle commissioni sui buoni pasto nel settore privato un modo per dare un equilibrio al mercato. (L'HuffPost)