Mercato dell’auto in calo nel 2024, ombre sull’elettrico
ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di dicembre che si è appena concluso sono state 105.715 le auto immatricolate nel nostro Paese, in calo del 4,93% rispetto all’anno precedente. Sono aumentati invece i trasferimenti di proprietà: le vendite mensili di dicembre hanno riguardato per oltre l’80% vetture usate. A renderlo noto è il ministero dei Trasporti.Il 2024 si è chiuso con 1,5 milioni di immatricolazioni, un dato inferiore alle aspettative, che ha fatto segnare una flessione di mezzo punto rispetto al 2023. (CremonaOggi)
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Così Roberto Vavassori, presidente di Anfia, commenta i dati sulle immatricolazioni in Italia, sottolineando che "oltre alla debolezza che permane nel mercato, continuiamo a essere l’unico Paese con un divario enorme tra i veicoli venduti e quelli prodotti a livello nazionale". (Il Messaggero - Motori)
Nell'anno, il mercato da 1.564.000 auto ha ceduto lo 0,5% sul 2023. (Auto.it)
Si comprano meno auto nuove, perché sono troppo care, perché il passaggio all'elettrico è ancora difficile, perché l'inflazione ha rosicchiato salari al palo da trent'anni. Le vendite calano -0,5% nel 2024 rispetto al 2023, ma addirittura -5% solo nel mese di dicembre. (TGR Lombardia)
Il mese di dicembre chiude a 105.715 immatricolazioni, in flessione del 4,9% rispetto alle 111.201 unità dello stesso mese del 2023. Con 1.558.704 immatricolazioni, un dato inferiore alle aspettative, l’anno 2024 segna quindi una flessione dello 0,5% rispetto alle 1.566.521 unità del 2023, rimanendo significativamente al di sotto dei livelli pre-pandemia: oltre 358.000 unità in meno (-18,7%) rispetto al 2019. (Quotidiano del Sud)
Il car market nostrano è in affanno e i motivi sono legati, principalmente, al super prezzo di lancio delle nuove auto Per un automobilista medio cambiare auto sta diventando quasi un miraggio. (Virgilio)
Se l’auto un tempo era il simbolo della libertà, dello status sociale e, perché no, anche di una sana dose di rivalsa virile sulle proprie doti nascoste, oggi sembra essere diventata più un lusso per pochi che un bene di prima necessità. (MOW)