«IL GIORNO DOPO C’ERA IL DESERTO, IMPOSSIBILE DIMENTICARE QUELLE IMMAGINI» – ANTENNA TRE

/10/2024 LONGARONE – Alle cerimonie in ricordo della tragedia del Vajont presenti molti familiari delle vittime ma anche tanti sopravvissuti che con le lacrime agli occhi hanno ricordato quella notte e i giorni a seguire (Servizio di Francesca Bozza) Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest. (Antenna Tre)

Su altre fonti

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Un anno fa l’appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulla diga del Vajont, affinchè gli atti del processo dell’Aquila rimanessero conservati nell’Archivio di Stato a Belluno. Un anno dopo? «Da 40 giorni», risponde Roberto Padrin, sindaco di Longarone, «la documentazione, che abbiamo digitalizzato per iniziativa della Fondazione, è a disposizione del pubblico. (Corriere Delle Alpi)

Una serata, come indica il sottotitolo, «sulla tragedia dello sfruttamento delle risor… (La Sentinella del Canavese)

Vajont 61 anni dopo: la voce dei superstiti

Un lampo accecante. Tina Merlin (Filodiritto)

Alle 22.39 del 9 ottobre 1963, 260 milioni di metri cubi di montagna precipitano nel lago e una massa d’acqua alta 200 metri scavalca la diga e si abbatte sui paesi di Longarone, di Erto e di Casso, un boato sordo e poi la valanga di fango e detriti travolge gli abitanti della Valle e li trascina per decine di chilometri. (Rieti Life)

Dopo il clamore delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario del disastro, oggi a Longarone le comunità del Vajont hanno scelto di riunirsi nell’intimità del ricordo dei loro cari. Il Cimitero monumentale di Fortogna ha accolto una cerimonia sobria ma molto partecipata: prima l’orazione civile dei sindaci di Longarone e Vajont, poi la messa celebrata dal vescovo di Belluno e Feltre. (Corriere Delle Alpi)