Banche, per i soci una pioggia da 50 miliardi di dividendi
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MILANO – Una pioggia da 50 miliardi di euro. A tanto ammontano secondo Bloomberg i dividendi destinati ai soci delle principali banche europee. Più del doppio rispetto a tre anni fa e che mette in luce, ancora di più, quanto forte sia stata la spinta del rialzo dei tassi di interesse. La cifra, calcolata sulla base anche dei dividendi che gli azionisti incasseranno nei prossimi mesi, potrebbe aumentare ulteriormente se le banche dovessero mettere mano a nuovi piani di riacquisti di azioni, come in molte stanno programmando, prima della fine dell'anno. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
I segnali per la ripresa economica del nostro paese sono luci ed ombre. Ora però occorre rispondere ai bisogni del paese reale con finanziamenti alle Pmi. (SienaPost)
I maggiori istituti di credito europei sono sulla buona strada per restituire agli azionisti poco più di 50 miliardi di euro sotto forma di dividendi. Una livello mai toccato prima, che dimostra quanto sia stata consistente la spinta ricevuta sul fronte dei profitti dall’aumento dei tassi di interesse. (Wall Street Italia)
Dal 2019 al 2023, le prime cinque banche italiane hanno versato nelle casse dello Stato 20 miliardi di euro. A evidenziarlo è un’analisi della Fabi Analisi sui primi cinque gruppi del Paese volta fotografare il contributo del settore bancario italiano alla finanza pubblica. (Italia Informa)
Diversi gruppi hanno registrato bilanci da record, segnando un’onda lunga di segnali eccellenti, con cifre più che degne di note per i ricavi e gli utili. Gestione dei costi e patrimonializzazione hanno reso gli istituti di credito solidi e robusti. (Business People)
Nei giorni scorsi un report della Fabi ipotizzava per quest’anno 45-50 miliardi di utili lordi per le prime sei banche italiane, in crescita tra i 5 e 10 miliardi rispetto ai 40,6 miliardi di profitti del 2023. (Corriere della Sera)
Il governo Meloni, a quanto pare, può continuare a puntare su una maggiore fedeltà degli istituti di credito italiani nei confronti della mole immensa del debito pubblico dello Stato italiano, così come in generale del pubblico retail, come ha dimostrato l’entusiasmo che i piccoli risparmiatori hanno mostrato nei confronti dei BTP Valore fino all’ultima e quarta emissione degli inizi di maggio. (Finanzaonline)