Libano, soldati Unifil italiani in allarme 2, restano nella base. «Interrotti i pattugliamenti»

Altri dettagli:
Maltempo Ponte sullo Stretto

I militari italiani della missione Onu di Unifil in Libano sono in 'allarme 2', ovvero vengono limitati al minimo gli spostamenti all'esterno della base. A quanto si apprende, i soldati sono in allerta all'interno della base ma non sarebbe stato al momento necessaria l'entrata nei bunker. La procedura è avvenuta su disposizione della autorità militari del Comando di Unifil. «Sospesi i pattugliamenti» Il portavoce dell'Onu ha dichiarato che l'Unifil, le forze di pace in Libano, sono state costrette a fermare le attività di pattugliamento. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Tel Aviv ha dichiarato tre cittadine nel Nord (Misgav Am, Kfar Galadi e Metula) “zona militare chiusa” dove entrare è vietato e da cui è anche complicato reperire notizie. Le notizie che arrivano dal confine tra Libano e Israele sono ancora frammentarie. (il Giornale)

UNIFIL ED ITALIANI RESIDENTI – PIANO DI EVACUAZIONE PER I CIVILI PRONTO- MARINA E TUSCANIA IN ATTIVAZIONE Il ministero della Difesa, insieme con la Farnesina, ha aggiornato i piani di evacuazione per I circa 3 mila italiani in Libano (Congedati Folgore)

La protezione dei civili resta la priorità così come garantire la sicurezza dei militari del contingente italiano di UNIFIL presenti nel sud del Libano. L’Italia continuerà a lavorare con i suoi alleati per la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e il ritorno degli sfollati alle proprie case. (Governo)

UNIFIL ED ITALIANI RESIDENTI - PIANO DI EVACUAZIONE PER I CIVILI PRONTO- MARINA E TUSCANIA IN ATTIVAZIONE

"Noi invitiamo tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano usando i voli commerciali da Beirut per Milano o per Roma", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2Post. (Sky Tg24 )

E del resto i Caschi blu dell’Onu avevano intuito, se non ne erano stati messi al corrente, che nuclei di forze speciali erano già penetrate all’interno dei confini per preparare il terreno al blitz dell’Idf. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«La situazione è estremamente complicata, ci sono combattimenti in corso, per la massima garanzia è bene che i cittadini italiani se ne vadano dal Libano». Quella dei militari italiani in Libano «è un’operazione di peacekeeping, non di combattenti», ha detto il vic ministro degli Esteri rispondendo a una domanda su eventuali nuove regole di ingaggio. (Open)