Migranti, dl Paesi sicuri rinviato alla Corte di giustizie europea: cosa succede ora

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Ponte sullo Stretto Migranti

Ieri il Tribunale di Bologna ha rinviato alla Corte Ue il decreto sui Paesi sicuri, con cui il governo punta a blindare il piano Albania. Ora dunque, spetterà ai giudici europei chiarire i criteri per cui uno Stato è sicuro e se il diritto comunitario prevale su quello nazionale. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

ROMA (ITALPRESS) – “Mi sembra evidente che ci sia una minoranza di giudici che fa il male dell’Italia e degli italiani, che smonta di notte quello che noi cerchiamo di costruire di giorno nel nome della sicurezza, addirittura arrivando a evocare Hitler, la Germania nazista e il fascismo: cose surreali. (SardiniaPost)

Proteste dalla Lega. Nicola Molteni: «Questa vicenda non aiuta la sicurezza. (La Verità)

Il giudice, chiamato a pronunciarsi sul caso di un cittadino bengalese richiedente asilo, ha deciso di sospendere il procedimento e di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea per chiarire se la normativa italiana sui “paesi sicuri” sia conforme ai principi comunitari. (Nicola Porro)

Marco Gattuso, chi è il giudice di Bologna del "no" al decreto sui Paesi sicuri: gay, pro Lgbt e relatore per eventi del Pd

Il professor Antonio D’Andrea lo aveva detto in un’intervista al Fatto il giorno stesso dell’approvazione del decreto Paesi sicuri: prima o poi un Tribunale avrebbe interpellato la Corte europea per capire quali regole si devono applicare, visto che le norme e le sentenze europee paiono divergere dalla legislazione interna. (Il Fatto Quotidiano)

Profondo conoscitore del diritto europeo, autore di un provvedimento corposo, articolato e «ineccepibile». Ma fuori dalle aule di giustizia Gattuso è conosciuto soprattutto per essersi speso in favore dei diritti della comunità Lgbtqia+ e di quelli dei figli delle coppie omogenitoriali. (corrieredibologna.corriere.it)

Marco Gattuso, chi è il giudice di Bologna del "no" al decreto sui Paesi sicuri Marco Gattuso è il giudice di Bologna che ha detto "no" al decreto sui Paesi sicuri del governo, rinviandolo alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. (Il Giornale d'Italia)