Arresti ultras, Beretta si è pentito: il capo della Nord collabora con i pm
Il leader della Nord, in carcere per l'omicidio del Antonio Bellocco Il capo ultras dell‘Inter, Andrea Beretta, si è pentito. Il leader della Nord, in carcere per l’omicidio del Antonio Bellocco, il rampollo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta di Rosarno ucciso il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio, e per l’inchiesta dei pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra sui traffici illeciti delle curve milanesi, ha deciso di collaborare con i magistrati. (LAPRESSE)
La notizia riportata su altre testate
Il successivo 30 settembre quando era già nel carcere Opera gli era stata notificata una seconda custodia cautelare in carcere con l’accusa di associazione per delinquere aggravata dall’agevolazione del clan Bellocco sui presunti affari illeciti legati al mondo dello stadio. (Gazzetta del Sud)
Una prima indiscrezione si era avuta con l'abbandono della difesa da parte di Mirko Perlino, storico avvocato della tifoseria nerazzurra. La notizia che per settimane è rimasta riservata, per ragioni investigative e di sicurezza, trova finalmente conferma. (IL GIORNO)
Beretta era stato anche destinatario dell'ordinanza del primo ottobre nel maxi blitz di Polizia e Gdf, coordinato dai pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra, contro capi e sodali delle curve interista e milanista di San Siro con l'accusa principale di associazione per delinquere con aggravante mafiosa per gli ultras nerazzurri. (La Nuova Venezia)
Dopo un breve silenzio, torna alla cronaca il caso Curve che ha coinvolto in maniera particolare la Curva Nord dell'Inter con un'ultim'ora che riporta alta l'attenzione sulla frangia più calda della tifoseria della Beneamata. (Fcinternews.it)
Arrivano importanti novità circa l'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, in particolare per la sponda nerazzurra. (Spazio Inter)
Contemporaneamente e in modo del tutto corretto e coerente Mirko Perlino, il suo storico legale, venerdì ha rimesso il mandato. La scelta è arrivata dopo un lungo incontro nel carcere di San Vittore con presenti il pm Paolo Storari, l’aggiunto Alessandra Dolci e i vertici della squadra Mobile e dopo settimane di pensieri contrastanti da parte di Beretta. (Il Fatto Quotidiano)