Reperti etruschi recuperati in Umbria dai Carabinieri, eccezionale valore
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Reperti etruschi recuperati in Umbria dai Carabinieri, eccezionale valore 19 novembre 2024 di Nicola Barone Otto urne etrusche, due sarcofagi e il relativo corredo funerario di età ellenistica del III secolo a.C. Provenienti da scavi illegali sono stati recuperati e sequestrati nel territorio di Città della Pieve, in Umbria, nell’ambito di un’indagine su traffico illecito di reperti archeologici dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
Bene, i reperti rinvenuti in quell’occasione non erano gli unici in quel sito archeologico. Ce ne erano anche altri altrettanto rilevanti che qualcuno aveva “scavato” abusivamente e poi occultato, altrettanto abusivamente. (Prima Pagina Chiusi)
Chi investiga nel complesso mondo del mercato clandestino dell’archeologia ( in questo caso i carabinieri della sezione archeologia del Comando Tutela Patrimonio Culturale) deve ricorrere agli strumenti della contemporaneità per battere sul tempo chi vorrebbe rivendere pezzi della nostra storia e della nostra identità. (Corriere Roma)
Attiva la lettura vocale I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato diversi reperti archeologici provenienti da uno scavo abusivo nella zona fra Chiusi e Città della... (Virgilio)
La scoperta è di quelle da lasciare col fiato sospeso perché il recupero è tra i più importanti degli ultimi tempi riguardante gli antichi Etruschi: suppellettili e vasellame, quattro specchi in bronzo, uno dei quali con l’antica divinizzazione di Roma e della lupa che allatta soltanto Romolo, un balsamario contenente ancora tracce organiche del profumo utilizzato in antichità, un pettine in osso, vasi in bronzo e terracotta comunemente utilizzati dalle donne etrusche durante banchetti e simposi sono stati rinvenuti durante un’azione investigativa che ha consentito il recupero di otto urne litiche etrusche e due sarcofagi, con il relativo corredo funerario di età ellenistica del III secolo a. (Il Sole 24 ORE)
E’ considerato uno dei più importanti recuperi di manufatti etruschi mai realizzato durante un’azione investigativa. Un patrimonio archeologico che arriva da Città della Pieve, dove già nel 2015 – con la scoperta della cosiddetta "Tomba di Laris" – si accertò inequivocabilmente la massiccia presenza della misteriosa civiltà Etrusca che fino a quel giorno si pensava fosse concentrata nel chiusino. (LA NAZIONE)
E ancora due sarcofagi – uno, al momento, rappresentato dalla sola copertura e l’altro completo dello scheletro del defunto – e il relativo corredo funerario di Età Ellenistica del III secolo a. (Paolo Gianlorenzo)