Anziani maltrattati in casa di riposo, tre operatori in carcere
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Li legavano al letto, li lasciavano senza cibo, addirittura, in un caso, è stata accertata la violenza sessuale su una degente. Tre operatori socio sanitari sono finiti in carcere, e altri due sono stati sospesi, per maltrattamenti ai danni di anziani ospiti di una casa di riposo a Latera. Gli indagati A finire in carcere Carmine Battiloro, 23enne di Pitigliano; Marinela Ciasar, 52enne di Marta, e Mirko Tosi, 36enne di Tuscania (Corriere di Viterbo)
La notizia riportata su altri media
VITERBO - Compariranno questa mattina davanti al gip del tribunale di Viterbo, Silvia Poli, i 6 operatori socio sanitari dellla casa di riposo 'Villa Daniela' di Latera, indagati per maltrattamenti sugli anziani e uno di loro anche per violenza sessuale (Viterbo News 24)
La struttura ribadisce la sua estraneità totale a quanto accaduto e documentato dalle indagini dei carabinieri. Un operatore era stato allontanato all'inizio del mese. (Fanpage.it)
Gli operatori sanitari della casa di riposo di Latera, arresti nell'operazione dei carabinieri di Montefiascone e Nas, per mesi avrebbero maltrattato, ingiuriato e picchiato gli ospiti della struttura. (ilmessaggero.it)
Violenza, disprezzo, umiliazioni, insulti. Le immagini riprese di nascosto dai carabinieri non lasciano scampo e inchiodano alle proprie responsabilità arrestati e indagati: «Adesso ti lego al letto e ti lascio nuda così quando passa il negro ti stupra”. (Paolo Gianlorenzo)
I carabinieri della Compagnia di Montefiascone e il Nas di Viterbo hanno dato esecuzione a sei ordinanze di applicazione di misure cautelari (tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e tre di sospensione dall’esercizio delle funzioni), emesse dal gip di Viterbo nei confronti di altrettanti operatori socio-sanitari di una casa di riposo Villa Daniela di Latera (Nurse Times)
I racconti dei loro ex colleghi, nonché gli audio e i video delle intercettazioni ambientali sono da brividi: torture psicologiche, insulti, anziani legati al letto per ore e persino violenza sessuale ai danni di una paziente “a mezzo di un bastone e, in un’occasione, addirittura quando era impossibilitata a difendersi perché legata a letto mediante strumenti di contenzione”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)