La leggenda degli 883, nostalgia anni 90: ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’ è un’allegra tavolata di reduci

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Come si evince dal primo dei due nuovi episodi di venerdì 18 ottobre, su Sky Serie, la vita da giovani sul finire degli anni 80 era quella cosa per cui spendevi tutti i soldi che avevi in tasca per comprare una macchina fotografica, perché c’era il tuo idolo. Che però disse “non faccio foto”: e poi, non potendo più fare benzina, ritrovarsi a camminare venti km per arrivare in tempo all’orale dell… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Oltre a Max Pezzali e Mauro Repetto, naturalmente è presente il ben noto Cisco e una presenza femminile: Silvia. Dall’11 ottobre su Sky è iniziata la serie sulla storia degli 883, il gruppo musicale pop degli anni ’90 che sta tenendo tutti incollati alle poltrone. (Abruzzo Cityrumors)

Sono passati solo pochi giorni da quando ci toccava parlare male di una serie italiana di grandi mezzi come Citadel: Diana, che subito dobbiamo fare i conti con un altro prodotto tricolore di tutt’altro tenore, budget probabilmente molto più risicato, trailer discutibili, e un generico timore di puzzonata zuccherosa. (Serialminds.com)

Diretta da Sydney Sibilia, Alice Filippi e Francesco Ebbasta, “Hanno Ucciso l’Uomo Ragno” racconta la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, ripercorrendo le origini di una delle band più amate degli anni ’90. (Telefonino.net)

Nella seconda puntata di “Hanno ucciso l’Uomo ragno” la Maturità e “il primo Pezzali in tv”

Tra gli scivoli e la pista della Walky cup di Aquafan, all’inizio degli anni ’90, Max Pezzali e Mauro Repetto hanno mosso i primi passi nel mondo della musica. Quelle scene della folla in delirio per gli 883 all’Aquafan rivivono ora sul piccolo schermo grazie alla serie tv Hanno ucciso l’uomo ragno, uscita in questi giorni su Sky e Now. (il Resto del Carlino)

Sono infatti tanti coloro che hanno segnalato una serie di inesattezze e di errori: dalla di… Nonostante i numeri da record, ai pavesi che hanno visto la serie sugli 883 non è sfuggito anche il più piccolo dettaglio. (La Provincia Pavese)

Sì, le canzoni degli Col senno di poi, era prevedibile, con senno di ieri, meno. (Io Donna)